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Cultura e tempo libero | 26 febbraio 2024, 11:11

Per sradicare i luoghi comuni arriva (anche) ad Asti il pluripremiato "I dialoghi della vagina" [INTERVISTA]

Scritto e diretto dalla giovane Virginia Risso, sarà al Teatro Alfieri venerdì 1 marzo. "L'ignoranza porta a una mancata consapevolezza nei rapporti"

Per sradicare i luoghi comuni arriva (anche) ad Asti il pluripremiato "I dialoghi della vagina" [INTERVISTA]

Lo spettacolo era finito al centro di una bufera mediatica nel novembre scorso, quando era emersa la notizia che il Comune di Asti aveva detto "No" allo spettacolo "I dialoghi della vagina", (QUI l'articolo) organizzato dall'Associazione “Torino Città per le donne" che si occupa di parità di genere ed è presieduta da Antonella Parigi, ex assessore alla Cultura della Regione.

Un'incomprensione?

La stessa Parigi, stupita dal diniego aveva dichiarato "Per questo spettacolo, che ha girato in lungo e in largo per l’Italia andando in scena anche in Comuni del Sud, come Foggia, commissariati per mafia, non abbiamo chiesto finanziamenti o sovvenzioni, ma solo uno spazio dove metterlo in scena. Avremmo pagato l’affitto ma il teatro ha risposto di no. Se la parola vagina fa questo effetto, viene considerata sconveniente, non ci si deve stupire della violenza contro le donne e della scarsa considerazione che questo Paese dimostra nei confronti dell’universo femminile".

Frutto di una comprensione probabilmente, in quanto l'assessore alla Cultura Paride Candelaresi aveva replicato " Personalmente, avrò piacere di  presenziare convintamente allo spettacolo. Qui, noi, ragioniamo con la testa sulle spalle e i piedi saldi a terra: non ci facciamo di certo turbare dal titolo dell’opera, figuriamoci".

A gennaio la notizia del "dietrofront"

A gennaio poi la notizia dell'arrivo dello spettacolo (QUI l'articolo). La "sollevazione" social/popolare aveva acceso un faro che non è stato ignorato.

E finalmente, venerdì 1 marzo lo spettacolo arriverà al Teatro Alfieri di Asti alle 21 ed è sicuro che si potrà pensare ai tanti tabù che ancora affliggono il genere umano, con ironia e divertimento.

Scritto e diretto dalla giovane artista torinese Virginia Risso

Lo spettacolo, prodotto da Teatro al Femminile, è scritto e diretto dalla giovane Virginia Risso, artista torinese pluripremiata e poliedrica nel panorama teatrale italiano, nata praticamente in teatro e nata l'8 marzo, data che ha segnato, incuriosendola da sempre, il suo impegno per le donne, una sorta di predestinazione.

"I risultati migliori si ottengono con fatica", scherza Virginia riferendosi alle polemiche che hanno accompagnato l'arrivo dello spettacolo ad Asti.

"L'obiettivo dello spettacolo - rimarca Virginia Risso - è di sradicare luoghi comuni e tabù che ci sono ancora nel 2024 è importante attraverso la cultura insistere e cercare di andare avanti. Sulle questioni di genere non ci si deve mai fermare, si deve sempre informare e formare. Questo spettacolo attraverso l'ironia vuole andare ad eliminare i tabù e luoghi comuni".

Quattro i macro temi dello spettacolo

Saranno quattro i macro temi affrontati dallo spettacolo: scoperta dell'organo femminile, le mestruazioni, la sfera sessuale e per chiudere in bellezza, l'orgasmo.

"La nascita di questo spettacolo deriva dai tabù, appunto. Io sono fortunatamente nata in una famiglia aperta dove, anche con i miei fratelli maggiori si parlava di tutto, ma mi sono resa conto che non era affatto così per tutti. C'erano e ci sono ancora timori e vergogne a parlare di cose assolutamente umane. C'è una disinformazione generale e l'educazione sessuale viene appena accennata nelle scuole. L'ignoranza porta a una mancata consapevolezza che sfocia in rapporti non sani. Basterebbe davvero parlarne per imparare la cultura del rispetto".

La commedia e l’interazione con il pubblico abbatte la quarta parete, ma, appunto, anche tabù e luoghi comuni legati all’universo femminile. Motivo in più per invitare soprattutto uomini e ragazzi.

In scena anche le opere di un'artista russa che non può esporre nel suo paese

In scena, insieme all’autrice, Gaia Contrafatto, anche lei piemontese e collaboratrice di Teatro al Femminile; insieme regaleranno agli spettatori una performance davvero esilarante e ricca di spunti di riflessione.

Un ulteriore perla dello spettacolo, le opere di Elena Romanovskaya, pittrice che vive in una piccola cittadina russa, dove la sua Arte è vista come un osceno tabù e così le viene negata la possibilità di esporre i suoi quadri.

"Una cittadina piccola come Asti - ride Virginia con ironia ricordando l'antefatto - le sue opere arricchiscono lo spettacolo e le permettono di mostrare la sua arte".

La collaborazione con l’artista dimostra infatti tre dei principi saldi di Teatro al Femminile: inclusione, condivisione e creazione di luoghi che accolgano flussi e fermenti artistici.

"E' importante conoscere e conoscersi per relazionarsi con gli altri e rimarchiamo che è davvero per tutti. Dovremmo avere tutti l'interesse di vivere in una società dove gli esseri umani debbano avere pari diritti. Il nostro è un concetto di lotta contro ogni discriminazione per un interesse sociale eterogeneo", rimarca con forza Virginia.

Spettacolo pluripremiato e una legge di iniziativa popolare 

Nel 2022 I dialoghi della Vagina ha vinto il premio Miglior spettacolo e Miglior Attrice (Virginia Risso) al Concorso nazionale Lo strappo nel cielo di carta (VV) ed è stato selezionato al Festival del Teatro Aperto (PZ), al Milano Fringe Festival e al Catania Fringe Festival, dove ha ottenuto il Premio COMICS.

La serata è organizzata da Torino città per le donne, associazione di promozione sociale che ha come obiettivo di produrre un cambiamento radicale.

L’associazione, fra le attività principali, ha recentemente promosso una legge di iniziativa popolare per modificare la legge elettorale regionale e introdurre la doppia preferenza di genere.

La Produzione dello spettacolo è di Teatro al Femminile scritto e diretto da Virginia Risso con Virginia Risso e Gaia Contrafatto, scene di Elena Romanovskaya costumi di Estelle Vintage, tecnico audio-luci Simone Ravera.

"Aspetto ovviamente tutta l'Amministrazione comunale - rimarca l'attrice - e sarò lieta di confrontarmi a fine spettacolo".

Biglietti

Ridotto under 35 15 euro - Platea/barcacce/palchi 23 - Loggione 18. Info al Teatro Alfieri 0141/399057

Betty Martinelli

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