Durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale di Asti, l'assessore alle manifestazioni Riccardo Origlia ha fornito dettagliate risposte all'interpellanza presentata dalla minoranza sui costi e l'organizzazione del Festival delle Sagre, delineando il futuro della manifestazione.
Gli sponsor rimangono essenziali
Nonostante i risparmi, l'assessore ha precisato che i costi complessivi non sono diminuiti significativamente: "Abbiamo avuto rispetto al 2023 un risparmio di 10 mila euro. Sostanzialmente, siamo passati dai 323 mila ai 313 mila, in un quadro di aumento di costi di beni e servizi." Il risparmio è stato reinvestito in servizi aggiuntivi, tra cui "la rete Wi-Fi per la gestione dei pagamenti digitali, l'illuminazione delle alberate perimetrali della piazza, la predisposizione di cartellonistica e segnaletica in città."
Un aspetto innovativo emerso dalla discussione riguarda la gestione della mescita del vino, affidata per la prima volta al Consorzio della Barbera. Origlia ha sottolineato l'importanza di questa scelta: "L'operazione di affidare la mescita del vino a un ente quale il Consorzio della Barbera che innanzitutto tutela gran parte delle denominazioni nostre del territorio e che raggruppa la maggior parte delle aziende produttrici, non è solo un'operazione significativamente importante a livello economico ma diventa un momento unico di valorizzazione delle eccellenze enologiche del nostro territorio."
Per quanto riguarda il bilancio dell'evento, l'assessore ha chiarito che le sponsorizzazioni rimangono essenziali: "Il totale senza sponsor è pari a 281.000 euro, a fronte di un totale complessivo di spesa di circa 313, quindi gli sponsor diventano determinanti per poter andare a chiudere la partita dei costi."
Guardando al futuro, Origlia ha delineato alcune aree di potenziale miglioramento. Tra queste, la necessità di prevedere soluzioni per il maltempo: "Il fatto di pensare a una maxi - tensostruttura che, installata su una piazza, possa contenere sotto i avventori, va valutata. Queste sono scelte importanti che, come ben sapete, a me piace condividere e valutare."
L'assessore si è mostrato favorevole all'ipotesi di estendere la durata della manifestazione: "Io sono d'idea che sia una delle cose su cui bisogna assolutamente cercare di, non dico di forzare, ma di dare un certo tipo di impulso. E potrebbe essere un punto di innovazione sicuramente da riproporre."
Il 60% dei piatti venduti con pagamenti digitali
Un elemento di particolare interesse riguarda l'innovazione tecnologica. "Stiamo lavorando per organizzare un sistema di vendita online e abbinato al sistema di pagamento digitale che ha dato eccellenti risultati," ha anticipato Origlia. "Abbiamo dei dati per cui il 60% di transazioni sono avvenute in maniera digitale, quindi io credo che questo sia un percorso da cui noi non possiamo più tornare indietro."
Altro punto cruciale sarà la trasparenza nella rendicontazione. L'assessore ha annunciato: "Ho condiviso, volendo inserire, e condividendolo con il Comitato Tecnico, un obbligo da parte delle pro loco, nelle linee guida di comportamento della manifestazione, che è quello di comunicare in maniera ufficiale, a una settimana dal termine della manifestazione, il numero dei piatti venduti."
In conclusione, Origlia ha ribadito l'apertura dell'amministrazione a nuove idee: "Naturalmente io, come vi ho già comunicato e credo dimostrato, ho il mio ufficio sempre aperto e sono disposto a valutare tutte le proposte che vengono, perché questa è una manifestazione che rappresenta un valore straordinario per tutto il territorio e tutti insieme dobbiamo dare il nostro meglio per cercare di farla evolvere nella maniera più consona."
Il Festival delle Sagre si conferma così come un evento di primaria importanza per Asti, proiettato verso un futuro che coniuga tradizione e innovazione. Le sfide sembrano orientate verso una maggiore digitalizzazione, una più efficace promozione delle eccellenze locali e una gestione sempre più trasparente e partecipata