Arriva la risposta del Comune di Castagnole delle Lanze alla lettera aperta inviata dal comitato Castagnole Attiva riguardo al progetto per l'impianto di produzione di alimenti per animali domestici della holding Schiappapietra/Cerere SpA. La comunicazione, indirizzata anche al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e al presidente della Provincia di Asti, Maurizio Rasero, fa il punto sulla situazione emersa durante la Conferenza dei Servizi dello scorso 27 maggio.
Il punto centrale riguarda la suddivisione del progetto in lotti, una scelta comunicata dalla committenza che ha deciso di richiedere un'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) limitata per ora al solo primo lotto di intervento. Questa modalità, spiega l'amministrazione, ha creato una momentanea discrepanza tra il permesso di costruire già rilasciato, che riguarda l'opera completa, e la nuova richiesta di autorizzazione ambientale, che è invece parziale.
Gli uffici comunali hanno prontamente segnalato questa anomalia agli enti preposti. Proprio in virtù di questa situazione, l'amministrazione chiarisce che, al momento, non sussistono le condizioni giuridiche per un provvedimento di sospensione in autotutela del permesso di costruire, come invece richiesto dal comitato.
Tuttavia, il Comune si riserva di valutare l'attivazione del provvedimento sospensivo qualora dovessero emergere nuove criticità di qualsiasi natura, assicurando massima attenzione sulla vicenda.
Per discutere di persona la questione e approfondire i dettagli, l'amministrazione ha invitato il comitato a un incontro programmato per martedì 17 giugno alle 11 presso gli uffici comunali, confermando la propria "sensibilità e attenzione sull'argomento".