Il Piemonte emerge nel Governance Poll 2025, sondaggio del Sole 24 Ore uscito oggi, 7 luglio 2025, come una regione che mette in luce grandi differenze tra la leadership regionale e le amministrazioni locali. Se il presidente della Regione, Alberto Cirio, si distingue con un terzo posto nazionale, il panorama dei sindaci piemontesi presenta risultati più eterogenei e, in molti casi, in calo di consenso, come per il sindaco di Asti Maurizio Rasero che si posiziona all'81º posto tra i sindaci italiani, con un gradimento del 50%, in calo rispetto al 55,7% con cui era stato eletto.
Un dato che sotto diversi aspetti segnala alcune difficoltà nel consolidamento del consenso, tipiche di città di medie dimensioni che devono affrontare crescenti richieste dai cittadini e risorse sempre più limitate. Tra le curiosità di questo sondaggio, per la prima volta al primo posto un sindaco di Fratelli d'Italia, il sindaco di Ancona Marco Fioravanti.
Le domande del sondaggio prevedevano un giudizio complessivo sull'operato e se, in caso di nuove elezioni, si sarebbe votato per la persona (sindaco o presidente) in questione.
Il Governance Poll 2025 è stato realizzato da Noto Sondaggi e ha coinvolto un campione rappresentativo di oltre 10.000 cittadini italiani, distribuiti in diverse regioni e comuni. Le risposte sono state raccolte tra il 2 e il 17 aprile 2025, attraverso interviste telefoniche e online. Il grado di gradimento è stato calcolato sulla base di giudizi espressi circa l’operato di presidenti di Regione e sindaci, evidenziando come l’85% dei Comuni abbia mantenuto un tasso di consenso superiore al 50%. Tuttavia, anche nei casi di risultati positivi, sono emerse alcune flessioni rispetto alle elezioni, segnalando un generale calo di fiducia verso la politica locale.
Il dato negativo di Rasero
Il dato in calo di Rasero potrebbe suggerire uno scollamento tra l'amministrazione e i bisogni percepiti dalla comunità, un aspetto che il sindaco (eletto nel 2022 e non ricandidabile) dovrà affrontare per migliorare il rapporto con la sua cittadinanza.
Questo calo s’inserisce in un trend generale che vede alcuni sindaci piemontesi perdere consenso rispetto alle elezioni, confermando la sfida complessa della politica locale, dove la capacità di rispondere prontamente alle necessità quotidiane della popolazione è un fattore chiave per mantenere il gradimento.
Ne sono la dimostrazione altri risultati come quello del sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante all'87esimo posto con un gradimento del 48%, uno dei più bassi tra i primi cittadini piemontesi e quello del sindaco di Torino Stefano Lo Russo, che ottiene il 72esimo posto, con un consenso sceso al 50,5%, riflettendo le complesse sfide delle grandi città metropolitane
Meglio per il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, posizionatosi al 17esimo posto con il miglior gradimento tra i sindaci del Piemonte, pari al 58%. Non male anche Roberto Scheda di Vercelli al 27esimo posto. Patrizia Manassero di Cuneo occupa invece il 47º posto, con il 55% di consenso, un risultato ancora solido ma in calo rispetto al giorno delle elezioni. Solo 76esimo il sindaco di Verbania Giandomenico Albertella.
Medaglia di bronzo per il presidente Cirio
Alberto Cirio si posiziona sul podio nazionale, al terzo posto tra i presidenti di Regione più apprezzati, con un consenso del 59%. Questo risultato testimonia il gradimento del suo operato, la capacità di mantenere alto il rapporto di fiducia con i cittadini e una gestione percepita come efficace, in linea con due leader di spicco come Massimiliano Fedriga (Friuli-Venezia Giulia) e Luca Zaia (Veneto).
Il terzo posto di Alberto Cirio a livello regionale testimonia una leadership solida e capace. Tuttavia, il contrasto con i risultati dei sindaci piemontesi, come dimostrano il calo di consenso di Rasero e il dato critico di Abonante, evidenzia un divario significativo tra l’apprezzamento per la Regione e quello per le amministrazioni locali.
La Regione e i suoi Comuni dovranno lavorare in sinergia per garantire una maggiore coesione nelle politiche territoriali e affrontare efficacemente le sfide imposte dalla gestione locale, restituendo fiducia e stabilità a tutto il territorio piemontese.