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Attualità | 18 luglio 2025, 16:42

Ex Circolo AVIR nel degrado: interrogazione sul futuro di uno spazio simbolo della memoria operaia

Uniti Si Può ed Europa Verde chiedono chiarimenti alla giunta sullo stato d’abbandono dell’edificio di corso Cavallotti e sulla possibilità di tutelarne il valore storico e restituirlo alla cittadinanza

In foto: l'ex Circolo AVIR

In foto: l'ex Circolo AVIR

Una nuova interrogazione è stata avanzata da Uniti Si Può e Europa Verde Verdi, rappresentati da Mario Malandrone, Vittoria Briccarello, Mauro Bosia e Gianfranco Miroglio, sul degrado dell’ex Circolo AVIR di corso Felice Cavallotti, considerato un luogo simbolo della tradizione vetraria cittadina e un punto di riferimento del secolo scorso per la socialità operaia del quartiere.

 Nello specifico, viene evidenziato lo stato d’abbandono dell’edificio, dove, tra sterpaglie e rifiuti abbandonati, la mancanza di manutenzione accresce il rischio di cedimenti, degrado ambientale e problemi igienico-sanitari.

I consiglieri, inoltre, sottolineano come la situazione dell’edificio si sommi allo stato di abbandono che ha colpito l’intera zona, dall’ex Trovamici al Way Assauto, o ancora alcuni edifici-palazzi privati, l’ala a sinistra su vicolo Goito dello Spazio Leonardo da Vinci (ora CPIA) e le Palazzine di via Dogliotti.

 

Per questi motivi, vengono interrogati il sindaco e la giunta per sapere:

  1. se siano a conoscenza dello stato di degrado e abbandono in cui versa l’ex Circolo AVIR di corso Felice Cavallotti;
  2. quali interventi urgenti siano previsti per la bonifica, la messa in sicurezza e la pulizia dell’area, anche in relazione ai rischi sanitari derivanti dalla presenza di fauna selvatica;
  3. se esistano progetti o ipotesi di valorizzazione del circolo, da parte della proprietà privata che lo detiene, o se esistono idee anche in collaborazione con associazioni culturali o comitati di quartiere, per restituire lo spazio alla cittadinanza;
  4. se l’Amministrazione intenda riconoscere formalmente e tutelare il valore storico e culturale del circolo, in quanto luogo identitario legato alla tradizione dei vetrai e dell’identità sociale del quartiere e di Asti;
  5. se su tale area molto colpita da edifici abbandonati e sugli altri edifici sono previsti progetti di riqualifica (PNRR, bandi scolastici).

Redazione

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