In Regione è polemica sugli aumenti dell’addizionale Irpef: “La Giunta Cirio ha deciso di proseguire nell’assurda decisione di fare cassa sulle spalle dei più deboli, come se i cittadini piemontesi non dovessero già fare fronte, quotidianamente, con gravi difficoltà che derivano dall’aumento dei costi e da una situazione internazionale sempre più complessa. In un momento tanto delicato Cirio decide di mettere le mani nelle tasche del ceto medio e di introdurre una patrimoniale al contrario. Deve coprire un ammanco stimato 150 milioni di euro? Nessun problema: aumenta le tasse, facendo una scelta frettolosa, ingiusta e iniqua”, dichiarano la presidente del Gruppo Pd del Consiglio regionale Gianna Pentenero e il vicepresidente della I Commissione Fabio Isnardi.
Secondo i dem, l’aumento dell’imposta rappresenta un ulteriore peso sul ceto medio, già gravato da molteplici oneri sia fiscali sia sociali, colpendo soprattutto i lavoratori dipendenti e pensionati.
“Si tratta di una manovra ingiustificata! Invece di puntare a rafforzare il sostegno alle famiglie, ai giovani e alle categorie più vulnerabili, Cirio agisce sul carico fiscale dei cittadini già messi a dura prova da aumenti dei costi di vita, come quello recente degli abbonamenti del trasporto pubblico locale in Piemonte, per non parlare delle incertezze occupazionali”, proseguono Pentenero e Isnardi, che vedono la riduzione dell’Irpef dal 2028 come una “mera promessa da campagna elettorale” e una scusa per evitare di analizzare le vere esigenze dei cittadini piemontesi.
Su questo punto, allora, il PD chiede “che si apra, immediatamente, un confronto serio, trasparente e partecipato con tutte le parti sociali e le forze politiche, affinché si possano trovare soluzioni più eque e sostenibili che non gravino ulteriormente sulle spalle di chi già fatica a far quadrare i conti” concludono Gianna Pentenero e Fabio Isnardi.