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Attualità | 07 agosto 2025, 16:36

Asti, 24 nuovi alloggi a canone calmierato: il Progetto “Periferie al Centro” porta qualità e inclusione nei quartieri est

Completata la costruzione degli ultimi appartamenti nel quartiere astigiano, quasi tutti già assegnati. Un modello innovativo e replicabile che unisce casa, servizi e comunità grazie al lavoro congiunto di cooperative, enti pubblici e sociali

Progetto "Periferie al centro"

Progetto "Periferie al centro"

Si è conclusa con successo la realizzazione degli ultimi 24 alloggi a canone calmierato nel quartiere della zona est di Asti, grazie al Progetto "Periferie al Centro", promosso dal Comune di Asti e sostenuto da un'ampia rete di soggetti: I.Re.Coop Piemonte, Confcooperative Piemonte Sud, In.Coop.Casa e La Strada Cooperativa Sociale.

Il progetto, avviato con l’obiettivo di rigenerare i quartieri sub-periferici e renderli più vivibili, inclusivi e sostenibili, è oggi un esempio concreto di come la cooperazione possa diventare motore di innovazione sociale e urbana. I 24 alloggi completano un percorso già avviato negli scorsi mesi, che ha portato alla creazione di oltre 200 appartamenti con affitti accessibili per fasce di popolazione spesso escluse dal mercato immobiliare.

Un’offerta abitativa per la “fascia grigia”

I nuovi alloggi sono pensati per la cosiddetta “fascia grigia” della popolazione: famiglie a basso reddito, coppie giovani con bambini, nuclei monogenitoriali e anziani autosufficienti che decidono di lasciare abitazioni ormai troppo grandi. Le soluzioni abitative prevedono affitti calmierati e in alcuni casi anche la possibilità di acquisto, offrendo così un'alternativa reale e dignitosa al ceto medio-basso, una delle fasce più numerose e oggi maggiormente in difficoltà.

Più che case: servizi, relazioni e comunità

Il Progetto "Periferie al Centro" si distingue per l’approccio intersettoriale, che integra abitazione, servizi sanitari, sociali ed educativi, contribuendo alla creazione di un modello abitativo innovativo.

È già attivo il portierato sociale, punto di riferimento per tutto il quartiere, gestito da In.Coop.Casa, mentre Confcooperative Piemonte Sud si occupa della gestione complessiva degli alloggi. Da settembre entreranno in funzione anche:

un poliambulatorio medico, a cura del Consorzio Socialcoop,

un centro educativo per minori e un servizio di animazione territoriale, coordinati dalla cooperativa sociale La Strada.

A completare la rete di servizi, anche soluzioni assicurative (Assimoco), energia elettrica da cooperativa (Power Energia) e servizi abitativi agevolati attraverso convenzioni e rateizzazioni, con il supporto di Monferrato Servizi, cooperativa di utenza.

Un progetto esportabile, basato sulla cooperazione

"La forza di questo progetto è senza dubbio la cooperazione stessa – commenta Alberto Anselmo, presidente di In.Coop.Casa –. Abbiamo costruito non solo abitazioni, ma un modello sociale che guarda al presente e al futuro della città. È una sperimentazione che funziona, e che può essere replicata anche altrove".

"Non si tratta solo di costruire alloggi – aggiunge Mario Sacco, presidente di Confcooperative Piemonte Sud –. Stiamo creando comunità, immaginando un nuovo modo di abitare che unisca qualità della vita, sostenibilità e relazioni umane. Un esempio concreto di come sia possibile rigenerare i territori, partendo dalle periferie".

Redazione

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