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Attualità | 24 settembre 2025, 10:23

Tensione in un'azienda Astigiana, la Fiom Cgil: "Attacchi antisindacali contro i nostri Rsu"

La sigla sindacale denuncia una sequenza di allontanamenti che ha colpito tre loro rappresentanti in meno di due anni

Immagine d'archivio del corteo Fiom-Cgil in occasione della Festa dei Lavoratori del 2023

Immagine d'archivio del corteo Fiom-Cgil in occasione della Festa dei Lavoratori del 2023

Un nuovo licenziamento, il terzo in meno di due anni, colpisce i rappresentanti sindacali di un'azienda metalmeccanica di Viale d'Asti. A denunciare l'accaduto è la Fiom Cgil di Asti, che in una nota associa tali provvedimenti a pratiche discriminatorie e antisindacali che sarebbero state attuate da quando il sindacato ha eletto per la prima volta la sua Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) nell'aprile del 2021.

L'ultimo episodio, avvenuto appena ieri, riguarda un'ennesima delegata, peraltro gravata da problemi di salute, e segue i precedenti allontanamenti di un altro rappresentante a ottobre 2023 e di una seconda delegata a luglio 2024. Secondo la ricostruzione del sindacato, si tratta di una sequenza di eventi che ha un chiaro obiettivo: indebolire la presenza sindacale in fabbrica.

La vicenda assume contorni ancora più delicati alla luce di una recente sentenza del Tribunale di Asti. Proprio il giorno prima dell'ultimo licenziamento, il 22 settembre, il giudice del lavoro ha dichiarato illegittimo e discriminatorio un tentativo di trasferimento a Torino che l'azienda aveva disposto nel luglio 2023 nei confronti di due lavoratrici, una delle quali è la stessa delegata appena allontanata. 

Il sindacato non usa mezzi termini per descrivere la situazione, definendola surreale e frutto di metodi "pittoreschi".

"Chiaramente si tratta di pratiche discriminatorie e antisindacali che spesso vengono messe in atto nei confronti della nostra organizzazione - ha affermato Vito Carelli, segretario provinciale fiom-Cgil - ma che con orgoglio combattiamo per la tutela dei diritti e del salario sempre a testa alta. Faremo tutto quello che ci è possibile per tutelare gli interessi e la dignità della lavoratrice appena licenziata e della nostra organizzazione".

Redazione

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