Cronaca di una notte di paura per la Flotilla. Un attacco che ha coinvolto 11 imbarcazioni, ha riportato gli occhi dell'Italia sull'esito della spedizione che nei prossimi giorni cercherà di forzare il blocco israeliano davanti a Gaza. In linea con la mobilitazione che sta attraversando tutto il paese, anche ad Asti ieri, presso la Casa del Popolo è stato possibile assistere al collegamento in diretta con la Flotilla, in particolare con la capo missione Margherita Cioppi, collegata dalla barca Karma, è stato fornito un quadro più dettagliato degli attacchi avvenuti nella notte del 23 settembre.
“Non ci sono stati feriti, ma i danni alle barche sono ingenti e le strutture degli alberi sono oggi molto compromesse” ha spiegato, sottolineando che un ulteriore attacco nella notte (quella appena trascorsa, ndr.) potrebbe essere molto gravoso e mettere fortemente a rischio anche i presenti.
Cioppi ha riferito di una segnalazione ricevuta via centralino riguardante un barcone partito dalla Libia orientale con a bordo 70 persone, tra cui cinque bambini. “Abbiamo immediatamente rilanciato il Mayday alla guardia costiera greca fornendo coordinate e recapiti”.
L’equipaggio ha denunciato la totale assenza di coordinamento internazionale: “Non abbiamo ricevuto notizia fino a qualche ore fa, nonostante avessimo chiesto, appellandoci alle convenzioni internazionali, il coordinamento dell’operazione di soccorso, fino a quando è stata avvistata una motovedetta greca con a bordo 63 persone, corrispondenti alla segnalazione”.
Sottolinea Cioppi: “Queste persone sono vive grazie ad un’azione coesa e compatta. Con la Global Sumud Flotilla siamo riusciti a garantire un supporto, che dovrebbe essere obbligatorio per tutte le imbarcazioni. Il mare merita di essere terreno di solidarietà universale e non di negazione di diritti fondamentali per l’uomo”.
La Flotilla sta ora facendo rotta verso Creta per un intervento tecnico sulle imbarcazioni danneggiate, in vista della ripartenza. A bordo, oltre ai volontari, ci sono figure del mondo politico e dell’informazione, tra cui Saverio Tommasi di Fanpage, che ha fatto un saluto.
Il collegamento si è concluso con le parole del presidente nazionale di Arci, Walter Massa, che ha ribadito il valore politico e umano dell’iniziativa: “Questa è la più grande operazione umanitaria dal basso via mare. State dimostrando che la solidarietà e il diritto internazionale sono l’unica via per salvare questo mondo”.