Che Flavio Briatore sia un personaggio divisivo è evidente. E questo può pesare significativamente anche nel far giudicare la sua attività di imprenditore. Per vedere Briatore in questa veste, e farsene un’idea non mediata né dagli sketch di Crozza né dai monologhi con cui lo stesso uomo di Verzuolo diffonde il suo verbo, ora a Torino è sufficiente farsi un giro al Crazy Pizza, la nuova pizzeria da lui aperta in via Pietro Micca angolo via Cernaia. Una pizzeria nata nel contesto della catena che, pur con qualche inciampo, sembra continuare a crescere sia in Italia che nel mondo. Così, pur non essendo un patito di catene (nonostante negli anni qualche clamorosa smentita l’abbia avuta), eccomi a fare online la mia prenotazione al Crazy Pizza per una sera di qualche giorno dopo, non senza inserire comprensibilmente il numero della mia carta di credito. Verificato il dress code dunque, come indicatomi nella telefonata di conferma ricevuta la mattina della data in questione e presumo controllato dal cortesissimo buttafuori che sorvegliava l’ingresso, entro con qualche minuto di ritardo nella pizzeria torinese in questi giorni sulla bocca di tutti.

La qualità che non ti attenderesti
L’accoglienza è sorridente, il locale bello pieno. Lascio la mia giacca al guardaroba e, su richiesta, opto per un tavolo un po’ defilato. La musica è piuttosto alta, l’atmosfera festosa, lo stile tra il sofisticato e il vintage. Non proprio il posto che sceglierei per mangiare una pizza. Quella che mi aspetta però – lo ha detto Briatore stesso – non sarà una serata in pizzeria, ma un’esperienza. E allora che esperienza sia. L’arrivo in tavola del menu cartaceo è praticamente immediato: scritto in inglese/italiano e, per un boomer come me, a caratteri davvero troppo piccoli. Mi aggiusto col QR-code e, con chi mi accompagna, ordiniamo alcuni piatti, scegliendo dalla lista dei vini (da 40 a 1500 €, con proposte al calice da 9 a 14 €) un’etichetta di Montepulciano d’Abruzzo. Ad arrivare per primo in tavola è un buon piatto, fresco e ben costruito oltre che accompagnato da una croccante focaccia, di fresca Bufala servita con datterini rossi e gialli.

Comme il faut la Pizza alla Bismark: impasto sottile e leggero, croccante fino al bordo quasi assente, uova cotte al punto giusto e sapore pieno, già porzionata, da gustare fino all’ultimo morso.

Una sorpresa le Pennette all’arrabbiata: porzione giusta, cottura al dente, piccante intenso ma non invadente, pomodoro equilibrato e privo di acidità. Un’osservazione: sincronizzare l’uscita dei due piatti avrebbe migliorato il loro arrivo in tavola.

Per finire il vino chiediamo un piatto di Patatine fritte che, richieste senza tartufo nero e Parmigiano, arrivano dorate e cotte al punto giusto, oltre che accompagnate da due vasetti ancora chiusi di maionese e ketchup Heinz.

Si va verso la fine della cena col Tiramisù al minuto, preparato direttamente al tavolo con savoiardi, caffè della Moka, crema di tiramisù (richiama terribilmente la “fioca” piemontese) e polvere di cacao. Chiusura con un caffè espresso che, lasciando in bocca un leggero sapore di bruciato, risulta obiettivamente un po’ sottotono rispetto alla complessità della cena.
Quando il servizio fa la differenza
Ovviamente in un locale come Crazy Pizza lo spettacolo, lungi dall’essere un’aggiunta, appartiene allo stesso DNA del locale. Così, di tanto in tanto, la musica sale, le luci si affievoliscono e ad entrare in scena sono i pizzaioli scatenati nel far ruotare gli impasti delle pizze, con tanto di successivo coinvolgimento del pubblico sulle note di “Volare”.

A stupirmi però non è certo stato questo, ma piuttosto, oltre alla qualità della cucina, la meticolosità del servizio, Che per me, in quella cena, ha avuto un volto e un nome: quello di Francesca. È stata lei ad accompagnarmi al tavolo, a rispondere puntualmente e senza esitazioni di sorta alle mie domande sui piatti, a sostituirmi il tovagliolo scivolato a terra e a cambiare immediatamente le forchette vedendo che, con chi stava al tavolo con me, ci stavamo scambiando pizza e penne. Un’attenzione oggi passata in cavalleria, per fortuna non in tutti i casi, anche in prestigiosi stellati. E che qui invece, insieme a una buona cucina, vi impressionerà piacevolmente.
__________________________________
Tipologia locale: pizzeria di lusso
Indirizzo: via Pietro Micca 1b – Torino
Telefono: +39 011 0140090
Sito web: www.crazypizza.com/torino/it/
Prezzi: antipasti (16-42€), insalate (16-32€), Pizze (17-68€), Paste (15-17€), dessert (13-18€), coperto (4€).
Servizi: piatti vegetariani, asporto, animali ammessi.
Ultima visita (cena): ottobre 2025
Sensazioni al volo: Pizze buone e preparate con cura, carta dei vini in linea con il locale, servizio superlativo, cima più adatto a chi cerca un momento di festa che un posto tranquillo. Un’esperienza – come la definirebbe Briatore – da fare!














