La commissione mercatale di ieri non è stata lo scontro che molti si aspettavano. Anzi. L’assessore al commercio Loretta Bologna parla di un confronto produttivo, che ha rilanciato l’ipotesi del ritorno dei banchi in piazza Libertà e Largo Saracco. La parte alta del mercato, spiega, potrebbe accogliere 35 posteggi, con una disposizione che richiama il mercato storico.
Lavori sui disegni e nuova convocazione in vista
La riunione è servita soprattutto a raccogliere osservazioni tecniche e richieste di varianti. Ora la parola passa ai professionisti incaricati di ridisegnare le planimetrie. L’assessore fissa tempi chiari: “Penso una decina di giorni e li convocheremo”. Obiettivo dichiarato: chiudere la parte burocratica prima della fine dell’anno per arrivare rapidamente alla tracciatura sul campo, meteo permettendo.
È lì che si concentrano gli interventi più pesanti e le resistenze maggiori. La nuova configurazione richiederà la riscelta delle postazioni, un passaggio che non piace a tutti. “Chi oggi ha una posizione vantaggiosa teme di perderla” ammette Bologna, che però mantiene la linea: “Non è che a fronte di tre o quattro banchi che lavorano bene dobbiamo bloccare tutto il mercato”. Gli operatori riceveranno un modulo per indicare le metrature necessarie, così da disegnare spazi calibrati sulle esigenze reali.
La svolta orizzontale che cambia i numeri
L’ipotesi più accreditata è quella di disporre i banchi in orizzontale, come un tempo. Una scelta che potrebbe recuperare fino a 350 posteggi in più, un dato che Bologna definisce significativo “anche per loro”. Resta comunque sul tavolo anche una soluzione verticale, ma con minori benefici in termini di spazio. L’idea finale è quella di un’unica grande area mercatale collegata, sostenuta anche dai parcheggi di piazza Alfieri e piazza del Palio.
Il questionario sulle metrature: un mercato “su misura”
Per evitare forzature e lavorare su dati concreti, l’amministrazione invierà agli operatori un modulo da compilare con l’indicazione della metratura necessaria a ciascun banco. Uno strumento semplice ma decisivo per costruire una planimetria aderente alle esigenze reali. Bologna lo definisce un passaggio tecnico ma fondamentale, pensato per evitare conflitti e per calibrare i nuovi spazi della parte bassa: “Andremo a disegnare sulla base delle diverse esigenze”. Sulla carta resteranno a disposizione postazioni da 12, 10 e 8 metri, ma il dimensionamento finale dipenderà proprio dalle risposte degli ambulanti.
Una vicenda infinita che ora cerca una fine
La vicenda del mercato, così com’è oggi, è ormai una storia lunga anni. Nel frattempo molti ambulanti se ne sono andati e la situazione è diventata insostenibile. Oggi i banchi sono 192 il mercoledì e 191 il sabato, numeri quasi sovrapponibili ma lontani dai tempi d’oro.
“Io vorrei chiudere per fine anno”, ribadisce l’assessore. È la linea del traguardo che l’amministrazione si è data per mettere la parola fine a una questione diventata simbolica. Se il calendario sarà rispettato, l’inizio del 2026 potrebbe chiudere un capitolo travagliato.








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