In occasione della tradizionale Messa del 27 dicembre, la chiesa di San Giovanni Evangelista della frazione Merlini di Canelli ha accolto un dono di grande valore artistico e simbolico. Il pittore canellese Piero Inalte ha infatti donato alla comunità un dipinto raffigurante San Giovanni Evangelista, olio su tela di 60x70 centimetri, realizzato come fedele copia di un’opera di Pompeo Girolamo Batoni.
L’originale, eseguito tra il 1740 e il 1743, appartiene alla fase matura dell’artista lucchese ed è oggi conservato nelle collezioni di Basildon Park, storica residenza di campagna del Berkshire, nell’Inghilterra sud-orientale. Batoni (Lucca 1708 – Roma 1787), figlio di un orafo, si trasferì a Roma nel 1727, dove affinò la propria formazione copiando capolavori di Raffaello e Annibale Carracci. Già nei primi anni Trenta iniziò a ricevere importanti commissioni, per poi specializzarsi, negli anni Quaranta, nel ritratto, diventando uno degli artisti più ricercati dai nobili stranieri in viaggio per il Grand Tour.
La copia realizzata da Piero Inalte nasce con un obiettivo preciso: essere donata alla chiesa dei Merlini, consacrata proprio a San Giovanni Evangelista. Prima di trovare la sua collocazione definitiva, l’opera è stata tuttavia presentata al pubblico in diverse occasioni espositive: dall’8 marzo al 6 aprile 2025 nella mostra personale Da pittori famosi al MUSarMO di Mombercelli; dal 7 giugno al 20 luglio nella VI edizione di Roràrte al Castello di Costigliole d’Asti; e dal 25 agosto all’8 settembre nella personale Non solo neve presso la Galleria Civica d’Arte Moderna di Saint-Vincent.
Nato a Canelli nel 1953, Piero Inalte vive e lavora tuttora nella sua città. Laureato in Ingegneria al Politecnico di Torino, ha svolto per anni attività nel campo delle applicazioni informatiche, coltivando parallelamente una profonda passione per il disegno e la pittura. Un ruolo fondamentale nella sua crescita artistica è stato l’incontro con la pittrice Anna Clara Beccaris, con la quale condivide l’interesse per l’arte.
La produzione di Inalte spazia principalmente tra paesaggi e nature morte. Particolarmente apprezzati sono i paesaggi innevati, caratterizzati da una luminosità intensa e da un forte impatto suggestivo. Originale e personale è anche il suo approccio alla natura morta: lontano dall’idea tradizionale di “vita silenziosa degli oggetti”, l’artista restituisce soggetti carichi di energia cromatica e vitalità, tanto da definire la propria visione come una forma di “realtà aumentata”. Oggetti quotidiani, apparentemente insignificanti, acquistano nelle sue composizioni forza espressiva e dinamismo, trasformandosi in vere e proprie “nature vive”.
Accanto ai lavori di taglio più classico, negli ultimi anni Inalte si è dedicato anche ai falsi d’autore, con una predilezione per i Macchiaioli, gli Impressionisti e, naturalmente, per la copia del San Giovanni Evangelista di Batoni. Numerose le mostre personali e collettive che lo hanno visto protagonista ad Asti, Canelli, Costigliole d’Asti, Lu Monferrato, Calosso, Torgnon e Saint-Vincent. Degna di nota, negli ultimi anni, la partecipazione alla collettiva Aspettando il Natale al MUSarMO di Mombercelli.
















