Borgo San Pietro è situato nella zona orientale della città, lungo l'antica via Maestra in direzione Alessandria. Il monumento indubbiamente più importante del Borgo è il bellissimo complesso di San Pietro in Consavia.
Per abbozzarne racconto iniziamo dal suo vessillo: al centro lo stemma a scudo con la croce di Malta, simbolo dei cavalieri Gerosolimitani, fondatori di San Pietro già dal 1100, e le chiavi del Santo; un elmo sormontato dalla viverna, animale mitologico simile a un drago, che in araldica rappresenta chi, da umili origini, ha saputo elevarsi grazie a capacità, virtù e lavoro come il popolo sanpietrino. Viverna, beneaugurante, dipinta nel rosone interno della spettacolare vecchia chiesa di San Pietro, costruita nella seconda metà del Quattrocento per volontà di Giorgio Valperga, gran priore di Lombardia, e per questo detta aula Valperga.
La virtù scaccia il veleno, virtus venenum expellit, è il motto del Borgo, presente in fondo al vessillo sia per celebrare la lunga attività ospedaliera svolta dai cavalieri Gerosolimitani nel complesso di San Pietro, che per alludere al veleno del pungiglione della viverna, mitigato dalle virtù dell’animale, virtù che scacciano le paure e quanto possa danneggiare una comunità. Infine, agli angoli della bordura, quattro rose in ricordo di Santa Maria del Tempio, chiesa e precettoria dei cavalieri Templari, distrutta nel Seicento. Di lei ci è rimasta solo una bella statua lignea, la Madonna del Tempo, ristrutturata e conservata nella canonica della nuova chiesa di San Pietro, in attesa di darle, speriamo presto, collocazione pubblica.
La nuova chiesa di San Pietro, in stile gotico moderno, fu fatta costruire ad inizio Novecento da don Emilio Cavallotto, visto che la cappella Valperga non soddisfaceva più le necessità di spazio dei tanti fedeli. Fu inaugurata a fine del 1929 con la particolarità di avere il primo pavimento, rialzato di oltre quattro metri dal livello stradale, costruito in cemento e ferro in città. Bello l’interno, arricchito da un maestoso ed imperdibile organo, capolavoro cinquecentesco prodotto da Giuseppe Vitani da Pavia, un grandissimo, nel 1592.
Speriamo allora che, non aveste avuto ancora occasione di approfondire l’importanza e la bellezza dei luoghi accennati, l’articolo vi offra lo spunto per farlo e che la statua della Madonna del Tempo, esempio eccezionale della ricchezza del nostro patrimonio storico ed artistico, sia al più presto restituita ad Asti ed alla comunità di San Pietro. Per questo e tantissimo altro, Asti è un luogo eccezionale e noi non possiamo che essere orgogliosi di vivere in un posto bellissimo.