Un appello a tutti i miei amici: per favore inviate mascherine chirurgiche a tre strati in Cina continentale e Hong Kong, ho famigliari, amici e conoscenti che ne hanno urgente bisogno ma i negozi hanno finito le scorte. Vivo in Cina da sei anni e ormai e' la mia seconda casa. Fatemi sentire orgoglioso di essere italiano con la vostra generosita'. FORZA WUHAN, FORZA HONG KONG, 武汉加油,香港加油
Così scrive in un post-appello pubblicato sul suo profilo Facebook, Riccardo Ghia, astigiano che vive da alcuni anni a Hong Kong, dove ha formato una famiglia. La voce di Asti lo ha contattato telefonicamente: “La situazione è emergenziale in tutta la Cina, con particolare riguardo ovviamente per Wuhan dove la situazione è assolutamente drammatica – ci ha riferito – L’escalation è stata rapidissima: la comunità italiana è ovviamente preoccupata quanto tutte le altre. Qui a Hong Kong la gente ricorda ancora la SARS e il dramma di quei giorni”.
“Il capodanno cinese di solito è un appuntamento estremamente festoso – ha aggiunto – mentre ora c’è un clima spettrale: genitori terrorizzati con i bambini in braccio, code infinite alle farmacie nel tentativo di trovare mascherine. Qui ad Hong Kong ci sono stati disordini e la gente, che si era messa in fila per acquistare mascherine, non ha potuto farlo perché sono terminate”, ci ha riferito.
“Ecco perché ho lanciato l’appello a far giungere qui mascherine, da affidare alla locale Caritas, affinché finiscano nelle mani sbagliate, con il rischio che arrivino sul mercato nero a prezzi enormemente maggiorati. La Caritas di Hong Kong può aiutare a farle arrivare a chi ne ha realmente bisogno, ribadisco che l’invio di mascherine potrebbe aiutare tanta gente”.
“Servono mascherine chirurgiche a tre strati – ci ha spiegato –, in alternativa vi sarebbe in respiratore N95, ma è molto più costoso a fronte di una pari efficacia. Per cui conviene inviare mascherine a tre strati, che hanno la stessa efficacia ma sono più economiche, per cui conviene inviare quelle”.
Per tramite del nostro connazionale, siamo in contatto con referenti della Caritas di Hong Kong che ci aggiornerà su tempi e modi per l'invio di eventuale materiale. Naturalmente, non appena avremo ulteriori dettagli, li comunicheremo.