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Green | 30 luglio 2020, 15:25

A Moasca arriva l'ordinanza per tutelare il decoro urbano e la bellezza

Il sindaco Andrea Ghignone: "Pensiamo che sia necessario che ogni cittadino contribuisca concretamente a tutelare il bene della collettività"

Andrea Ghignone

Andrea Ghignone

L’amministrazione comunale di Moasca continua a portare avanti progetti per la valorizzazione del territorio e della sua immagine con una nuova ordinanza.

Dopo la demolizione della torre dell'acqua e la bitumatura color terra della piazza principale, che hanno riportato skyline e colori alle origini, ha posto come priorità il rispetto dell’ambiente e il decoro urbano.

Pensiamo che sia necessario che ogni cittadino contribuisca concretamente a tutelare il bene della collettività”, afferma Andrea Ghignone, sindaco di Moasca.

È l’obiettivo principale, al quale mirano gli ultimi provvedimenti adottati dall’Amministrazione comunale di Moasca e contenuti nell'ordinanza sindacale firmata il 20 luglio.

In particolare nell'ordinanza si ribadisce la necessità di mantenere in ordine i terreni e le aree private sgombri di sterpaglie, cespugli, rovi, ramaglie, erbe infestanti, da immondizie e da rifiuti in genere. Le proprietà dovranno essere pulite e in perfetto ordine attraverso tagli periodici della vegetazione, al fine di evitare rifugio ad animali che siano potenziali veicoli di malattie o comunque inconvenienti igienico sanitari, e anche il possibile rischio di propagazione di incendi.

Si ordina inoltre di tenere pulite le aree di uso comune dei fabbricati, nonché le aree scoperte private, e conservarle libere da materiali di scarto anche se abbandonati da terzi, di effettuare idonea manutenzione sulle facciate esterne degli immobili al fine di garantire il decoro ed immagine delle stesse, nonché lo stato di conservazione delle strutture edilizie a tutela della pubblica e privata incolumità e l'installazione di specifici accorgimenti tecnici quali griglie, reti od altri dispositivi idonei tesi ad evitare la penetrazione di roditori, volatili e di animali in genere; di procedere ciclicamente alla pulizia e manutenzione di immobili disabitati, cantieri edili ed adottare gli interventi di manutenzione mediante rimozione di qualsiasi elemento che possa rappresentare un pericolo per l’incolumità e l’igiene pubblica, per la prevenzione di incendi e per il decoro la salubrità pubblica ed il paesaggio.

Si chiede anche di rispettare, nel periodo dal 15 giugno al 30 settembre di ogni anno, stabilito di “grave pericolosità” a rischio di incendio boschivo, il divieto previsto dall’intraprendere azioni ed attività che, anche solo potenzialmente, possano determinare l'innesco d’incendio.

L’Amministrazione comunale con questa Ordinanza del sindaco mette paletti precisi circa la responsabilità e la collaborazione richiesta ai cittadini nel mantenimento del decoro urbano.

Cittadino-custode

Il concetto base”, spiega Ghignone, “è che ogni cittadino è custode del territorio ed in particolare delle aree pubbliche che confinano con l’area di sua proprietà, soprattutto laddove l’area pubblica confinante venga sporcata o occupata dalle attività provenienti dall’area privata”.

L’ordinanza descrive obblighi e modalità comportamentali alle quali corrisponde una puntuale attività di controllo e sanzionatoria per i trasgressori.

Per i trasgressori dell'ordinanza viene applicato il regime sanzionatorio da 25 a 500 euro. 

Nel caso di mancato sfalcio e diserbo di aree incolte interessanti fronti stradali di pubblico transito, sarà elevata una sanzione da 173 a 695 euro.

Una presa di posizione fondamentale per un paese che è parte del sito Unesco “Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato” e che vuole fare del turismo e del territorio una risorsa.

Redazione


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