Il Ministero dell'Interno non deve revocare i contributi ai Comuni per la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale efficientamento energetico e abbattimento delle barriere architettoniche, previsti dalla legge di Bilancio 2020, nel caso gli Enti non riuscissero a partire il 15 settembre 2020, ovvero oggi.
E’ quanto ribadito questa mattina ai ministri dell’Interno e dell’Economia e Finanze dall’Uncem che di fatto chiede una "proroga postuma" visto che fino a stamani sono arrivate solo "promesse" relative al prolungamento dei termini.
Molti Enti italiani sono preoccupati perché entro stasera non riusciranno ad avviare i lavori previsti grazie ai finanziamenti da 50.000 euro per i Comuni con popolazione inferiore o uguale a 5.000 abitanti; 70.000 euro per i Comuni con popolazione compresa tra 5.001 e 10.000 abitanti; 90.000 euro per i Comuni con popolazione compresa tra 10.001 e 20.000 abitanti; 130.000 euro per i Comuni con popolazione compresa tra 20.001 e 50.000 abitanti; 170.000 euro per i Comuni con popolazione compresa tra 50.001 e 100.000 abitanti; 210.000 euro per i Comuni con popolazione compresa tra 100.001 e 250.000 abitanti; 250.000 euro per i Comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti.
Uncem, per evitare perdite di risorse per gli Enti che hanno difficoltà a partire nelle opere, chiede almeno un mese di bonus. Un rinvio del termine ultimo che permetterà di sicuro l'avvio degli interventi. "Non bastano le promesse - sottolinea il presidente Uncem Marco Bussone - bensì servono atti. E la norma con la scadenza del 15 settembre, si modifica con una norma. In ritardo e postumo rinvio, ma comunque utile".