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Cultura e tempo libero | 20 settembre 2020, 08:00

In un mondo di libri: "L'ultimo marinaio", di Andrea Ricolfi

Approfondimento mensile dedicato a penne astigiane e piemontesi. Questa domenica vi presentiamo la recensione del romanzo del torinese Ricolfi, ambientato in Norvegia

Ph @leggendoatestaalta

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Due uomini, il mare della Norvegia, una scuola di navigazione. Sono questi gli ingredienti principali del romanzo scritto dal torinese Andrea Ricolfi. Il suo romanzo, L'ultimo marinaio, ci racconta la storia di Matias  e Tomas che tanto ci ricordano Santiago e Manolin. Ve li ricordate vero? Ernest Hemingway insegna. Ma facciamo un passo indietro.

La letteratura è ricca di romanzi e reportage in cui il mare è protagonista. Dai grandi classici ai contemporanei sono molti gli autori che hanno ambientato in mezzo agli oceani le storie più originali. Partendo dalle argonautiche di Apollonio Rodio, e passando attraverso l'isola del tesoro di Stevenson si sfiorano le celebri leghe di Verne e i mondi sommersi di Ballard. Temibili pirati, isole tropicali e creature marine; ma anche sirene, città nascoste e paesi inesplorati.

La letteratura marina ha dunque usato l’acqua degli oceani quale comune denominatore per raccontare avventure nuove. Nei grandi classici era la materia legata all'esplorazione e alla geografia a prevalere. I trionfi personali dei protagonisti avevano la meglio sulla componente psicologica e intimistica. Non mancano però eccezioni in cui l'ambiguità morale dei protagonisti e le riflessioni profonde sull'Io emergono con prepotenza usando il mare e i suoi elementi come trampolino di lancio per parlare dell'essere umano. Ne sono esempio L'isola del tesoro e il già citato  Il vecchio e il mare: Long Silver John e Santiago permettono al lettore di vedere sin da subito lo schema psicologico dei protagonisti e di poter sondare cosa scuote il cuore degli uomini.  Penso sia questa la direzione che Ricolfi abbia voluto prendere durante la stesura del suo romanzo: parlare dell'amicizia quale gesto d'amore e usare le leggi del mare per decriptare il codice degli uomini.

Matias vive sull'isola di Noss, in mezzo al mare della Norvegia. Si tratta di un posto che è una sorta di non luogo: uno scoglio di circa trecento abitanti, quello che lui definisce "un posto adatto alla solitudine". Ma il libro di Ricolfi, per quanto adagiato su onde lontane e atmosfere rarefatte, non è un libro triste o sulla solitudine. Al contrario, è un libro sulla vita. Dopo la morte del padre, che lo segna nel profondo, Matias apre una scuola di vela, dando vita al suo sogno. La sua idea è quella di formare marinai, come quelli di una volta. La chiama Casa del vento. Ah già, il vento, altro elemento inseparabile dalle acque del mare.

"Nessuno di noi aveva visto le avventure, o disavventure, che avevano forgiato la tempra dei nostri padri e dei nostri nonni; nessuno di noi sapeva cosa volesse dire abbandonare la nave nella tempesta o perdere un compagno". Attraverso i segreti della navigazione e la brutalità della natura Matias racconta i pezzi più importanti della sua vita. Ora ha sessantadue anni ma lo dice sin da subito: "il mare norvegese è freddo tutto l'anno”; ma sono le relazioni con gli uomini ad aggiustare le cose, sono gli incontri inaspettati a scaldare l'animo del lettore. I destini si incrociano e le vite si legano. 

Il romanzo, narrato in prima persona, ripercorre le voci degli amici e delle amicizie a partire da quella con Jonas sino a quella con Tomas Henkel, l'uomo solitario, quello "che non cantava". Matias scopre in lui un'autenticità nuova, un animo puro. Non è per lui solo un maestro, ma un punto fermo al quale guardare, un amico sincero. L'ultimo marinaio è una storia sulla condivisione consensuale di un pezzo della propria vita con un altro essere umano. Far parte di un equipaggio insegna che il vento non si deve affrontare da soli. Mai. Il romanzo di Ricolfi è dedicato a chi non resiste all'attrazione di un libro scritto bene. 

"Tomas, non mi devi chiedere il permesse per fare la cosa giusta".

Chi è Andrea Ricolfi

Andrea Ricolfi è nato a Torino e ha studiato matematica a Torino, Padova e Bordeaux, conseguendo il dottorato di ricerca in Norvegia. Vive a Trieste ed è titolare di un assegno di ricerca presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati.

Editore: Garzanti

Collana: Narratori moderni

Anno edizione: 2020

In commercio dal: 27 agosto 2020

Pagine: 168 p., Brossura

Chi è Paride Candelaresi

Appassionato di musica, letteratura e storia ebraica. Iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza, gestisco la mia attività fra mille interessi.
Attualmente consigliere comunale e Presidente della Commissione Cultura del Comune di Asti.
Collaboro con le case editrici: fotografo e recensisco libri di autori piemontesi. La mia citazione preferita è "Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini" (Il profumo, Patrick Süskind).
Lettore compulsivo e Instagram addicted.

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Paride Candelaresi

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