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Politica | 22 novembre 2020, 19:04

Cerruti replica a Rasero sulla TARI: "Sulle tariffe della tassa rifiuti fanno il contrario di Robin Hood" [VIDEO]

"Dal sindaco solo insulti e scaricabarile, ma già nel 2017 hanno ignorato le nostre proposte per ridurre i costi"

Un fermoimmagine tratto dalla diretta del capogruppo M5S

Un fermoimmagine tratto dalla diretta del capogruppo M5S

La denuncia da parte del Movimento 5 Stelle degli incrementi e delle presunte anomalie delle tariffe della tassa rifiuti (la TARI) nel comune di Asti continua a infiammare il dibattito politico cittadino. Al capogruppo M5S Massimo Cerruti, il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore al Bilancio e Tributi Renato Berzano hanno replicato con dichiarazioni alle pagine astigiane del quotidiano La Stampa che non sono affatto piaciute al leader dei pentastellati astigiani.

Che nel pomeriggio di oggi ha replicato con una diretta Facebook (non mancando di sottolineare che è una modalità comunicativa molto cara proprio al sindaco Rasero) nella quale, dati alla mano, ha illustrato in modo più dettagliato il suo pensiero a riguardo.

La TARI che paghiamo annualmente è la somma di due cifre: la prima è una tariffa a quota fissa, la seconda a quota variabileha spiegato Cerruti – La prima si riferisce a persone e metri quadri, la seconda alle persone. Se confrontiamo le aliquote 2019 con quelle del 2020, notiamo un ‘trucchetto’: è diminuita la quota fissa e aumentata di molto quella variabile. Con la conseguenza che chi viveva e vive in ambienti medio piccoli si è trovato un aumento maggiore, chi vive in spazi ampi o ville ha avuto uno sconto”.

PAGA MENO CHI HA DI PIU'

Per essere ancora più chiaro, Cerruti ha preso ad esempio una ‘famiglia tipo’ composta da 4 persone (padre, madre e due figli) calcolando la TARI sia nel caso vivano in un appartamento medio-piccolo intorno ai 60 metri quadri e sia in una villa sui 350 metri quadri. Nel primo caso, rispetto ai 390 euro pagati l’anno scorso, ne pagherebbero 420: 30 euro in più, ovvero circa il 9-10% di incremento. Nel caso della villa, invece, pagherebbero 925 euro, ossia 61 euro in meno rispetto ai 986 pagati lo scorso anno.

“In sostanza – ha sostenuto Cerruti –, ad Asti succede l’opposto di quello che capitava con Robin Hood. Appurato questo, mi sono permesso di chiedere perché si debba fare un’operazione di questo genere, avallata da una delibera in Consiglio comunale con voto favorevole dell’intera maggioranza. Mi aspettavo che l’altra parte reagisse in modo collaborativo, ammettendo che è così e che ci spiegassero perché sono state fatte queste scelte, magari motivate dal dover ‘fare cassa’ che è molto più facile fare prendendo qualcosina a tanti piuttosto che molto ai soliti pochi. Invece oggi mi è toccato leggere su un quotidiano che assessore e sindaco sostengono che io sono o in malafede o incompetente. Non è una novità: sono abituato a vedere rispondere alle domande che poniamo con scaricabarile o insulti”.

“Quindi io mentirei sapendo di mentire e se voi avete ricevuto bollettini con importi più alti state mentendo anche voi e siete pure incompetenti, incapaci di comprendere le loro logiche”, ha sarcasticamente sostenuto. Aggiungendo: “Sulla competenza non metto bocca: ciascuno guardi come stanno gestendo la città e valuti se loro sono competenti o meno”.

SVEGLIAMOCI, SE NO CI FARANNO 'BERE' DI TUTTO

Secondo Cerruti non regge neppure l’affermazione secondo cui le tariffe non vengono determinate dal Comune ma bensì, nel caso astigiano, dal CBRA (Consorzio Bacino Rifiuti dell’Astigiano) sulla base di meccanismi determinati dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). “E chi è il presidente del CBRA? - ha chiesto polemicamente Cerruti – Marcello Coppo, ovvero il vicesindaco. Ragazzi, svegliamoci, se no questi ci faranno bere di tutto! Comunque il loro scaricabarile che non ci interessa, perché il succo della questione è che i cittadini astigiani quest’anno pagheranno una tassa rifiuti più alta”.

Il capogruppo M5S rimanda al mittente anche l’accusa di aver parlato ora, anziché durante il Consiglio comunale del luglio scorso nell’ambito del quale è stata approvata la delibera con le nuove tariffe: “Gli ricordi che quella era una seduta asincrona, telematica, fatta a distanza, nonostante ci fossero tutte le condizioni per farlo di persona. Ma ciò premesso, io in Consiglio ho fatto molto di più: non ho votato a favore di quella delibera, così come gli altri consiglieri del mio gruppo e quelli di tutta la minoranza”.

LE PROPOSTE IGNORATE

Dopo le repliche punto su punto, Cerruti è passato alle proposte: Per risolvere questo problema, una delle tariffe più care d’Italia, servono politiche innovative. Per prima cosa si devono ridurre i costi e incentivare maggiormente la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata. Noi già nel 2017 avevamo fatto proposte come incentivare il vuoto a rendere e far rientrare in circolo i rifiuti alimentari. Proposte di assoluto buonsenso, mai considerate. Qui non si fa nulla di quello che servirebbe per contenere i costi e in più abbiamo persone che la tassa non la pagano del tutto”.

“Oggi vi ho raccontato come raccolgono i nostri soldi, in un’occasione successiva vi spiegherò invece come li spendono… e li ci sarà ancora più da divertirsi, ha concluso il consigliere.

TO BE CONTINUED…

Gabriele Massaro


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