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Attualità | 18 dicembre 2020, 13:01

Nessun 'mistero' a monte del divieto di transito ai trasporti eccezionali sul cavalcavia Giolitti

L'Amministrazione rassicura: "E' un'indicazione accessoria alla 'battaglia' vinta per non far passare carichi eccezionali in città"

Catello di divieto di transito ai mezzi oltre le 44 tonnellate sul cavalcavia Giolitti

Indicato dalla freccia, il cartello di divieto recentemente installato

Con buona pace dei “complottisti” in servizio permanente effettivo, non vi è alcun mistero o allarme a monte della comparsa, sul cavalcavia Giolitti, di un cartello di divieto di transito ai mezzi con massa superiore alle 44 tonnellate, ma semplicemente la conclusione di un inter, protrattosi per due anni, finalizzato a impedire il passaggio di carichi eccezionali in città.

“Facciamo chiarezza – precisa il sindaco Maurizio Rasero i cartelli non sono stati messi per problematiche sul ponte o emergenze: è semplicemente la conclusione di una ‘battaglia’, basata anche su segnalazioni di consiglieri di minoranza, finalizzata a evitare il passaggio di carichi eccezionali in città. Un passaggio di quei mezzi comporta logoramento degli asfalti, danneggiamenti delle rotonde, rallentamenti del traffico…

“I passaggi venivano autorizzati dalla provincia di Alessandria (la norma prevede che vengano autorizzati dalla prima provincia in cui transitano entrando in regione, ndr.) e finalmente, dopo incontri con tutte le parti in causa, alcuni mesi fa siamo arrivati alla fine di un percorso che oggi completiamo posizionando i cartelli di divieto di transito”.

“Naturalmente noi vigileremo – conclude il primo cittadino – e, nel caso in cui qualche camionista sbadatamente entrasse comunque in città, sarà invitato a girare alla prima rotonda e consigliato di non farlo più”.

“A fine ottobre - aggiunge l'assessore Stefania Morra - abbiamo fatto una delibera con cui davamo indicazione agli Uffici di predisporre divieti di transito ai veicoli con carichi eccezionali in tutta la zona compresa nel centro abitato. In seguito a contatti con Regione, Autostrade e province limitrofe, abbiamo optato per questa soluzione non per particolari problemi strutturali ma semplicemente per salvaguardare tutte le infrastrutture, non solo ponti e viadotti, ma tutto il manto stradale in generale, le aiuole e gli attraversamenti pedonali, perché il passaggio di mezzi simili comportano deterioramenti”

Gabriele Massaro

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