Si torna a parlare del Bosco dei Partigiani e lo si farà con un'assemblea aperta martedì 27 luglio alle 17.30, nell'auditorium all'interno del parco.
Il Bosco dei Partigiani di Asti è un polmone verde nel centro della città, un luogo dove storia e natura s'incontrano, scelto per due anni consecutivi dall' A.N.P.I. di Asti per celebrare il XXV Aprile e per
evidenziare la necessità del recupero di questo luogo.
"Da troppi anni - scrivono gli organizzatori - il Bosco non vede interventi importanti di cura del verde tolto lo sfalcio dell'erba o l'abbattimento di alberi malati. Il Bosco dei Partigiani oltre il nome che porta a simbolo del contributo che la nostra città diede alla Resistenza è stato anche parte della vita di tanti astigiani e
tanti astigiani vorrebbero fosse ancora un luogo vivibile, liberato dall'abbandono, dall'incuria e dalla desolazione".
Tra gli interventi ritenuti prioritari è la messa in sicurezza delle antiche mura liberandole dalla vegetazione che le ricopre e che ne causa lo sgretolamento con caduta di mattoni.
"Chiediamo che il percorso che sale verso le antiche mura venga reso accessibile attraverso la pulizia degli stradini e dei pendii attualmente ricoperti di vegetazione infestante e riteniamo indispensabile il ripristino di staccionate ai bordi degli stradini e dove siano necessarie, per rendere il percorso più sicuro".
Tra gli altri interventi si chiede un intervento di pulizia radicale delle siepi presenti nel parco, anch'esse invase da vegetazione infestante, e relativa tosatura sotto la guida di esperti.
"Riteniamo che il Bosco vada dotato di infrastrutture a partire dalla pulizia e dal ripristino del campetto di basket, all'aggiunta di panchine e cesti per l'immondizia più capienti, all'installazione distrutture per l'infanzia. Altro intervento necessario è la messa in sicurezza delle scalinate dell'entrata al Bosco dei Partigiani di via al Bosco, una delle quali completamente inutilizzabile e pericolosa poiché i gradini non
esistono quasi più".