Nei mesi scorsi l'amministrazione astigiana aveva dato notizia dell'avvio dei lavori per l'installazione della segnaletica verticale antismog.
Cartelli "intelligenti" lungo i principali accessi al centro abitato di Asti, dotati di ottiche a led riportanti l’attivazione del livello arancio o rosso e di QR code per l’accesso immediato al portale web che riporta nel dettaglio tutte le informazioni occorrenti.
“Abbiamo installato semafori che segnalano la situazione della qualità dell'aria, quindi arancione rosso. Più che altro per dare immediata valenza a quelle che sono le rilevazioni Arpa e favorire e facilitare per i nostri cittadini la coscienza di quello che potrebbe essere l'eventuale sanzione a cui potrebbero andare incontro se a fronte di un semaforo arancione provino, non avendo la possibilità di entrare, ad entrare ugualmente", avevano dichiarato il sindaco Maurizio Rasero e l'ex assessore all'Ambiente, Renato Berzano.
Ambiente Asti, nei giorni scorsi, aveva interrogato l'assessorato all'Ambiente in merito a queste installazioni.
“Sul mov-in abbiamo soltanto un dato regionale che ci dice che sta prendendo piede. Non siamo ancora ad un utilizzo massiccio, credo che l'utilizzo massiccio avverrà nel momento in cui la gente percepirà effettivamente il fatto che certi movimenti all'interno della città non potranno più essere effettuati e su questo ovviamente ci si sta coordinando con la polizia municipale al fine di iniziare a fare i controlli. Volevamo ancora, sempre d'accordo con il nuovo assessore all’ambiente fare ancora un preventiva campagna di informazione alla cittadinanza per ricordare che queste sono le regole che le regole devono e vanno rispettate e conseguentemente a seguito di questo partiranno i primi controlli finalizzati a individuare eventuali situazioni di non correttezza della circolazione all'interno della città”.
La risposta di Ambiente Asti
Tutto chiaro? Aggiungiamo noi! Le cose fatte non bastano mai, come i forse usati per risponderci.
Come ci immaginavamo l’Amministrazione sulla qualità dell’aria usa un eccesso di “forse”, “vedremo”, condizionali e tanti se.
A fronte di una situazione a dicembre e gennaio di sforamenti che avrebbero dovuto essere oggetto di una seria informazione a tutti i cittadini in merito alla qualità dell’aria e che dovevano prevedere il blocco dei veicoli inquinanti e relativi controlli, l’azione dell’amministrazione è costellata di “vedremo”.
A fronte del raggiungimento e superamento degli sforamenti consentiti annualmente che dovrebbero preoccupare e mettere in moto azioni di prevenzione, siamo sempre in stallo.
Nessuna informazione ai cittadini, informazione agli automobilisti coi semafori, nessun controllo e quindi nessuna attuazione del protocollo Antismog.