L'Amministrazione comunale aveva annunciato a luglio l'arrivo del finanziamento del bando PinQua (Programma nazionale della Qualità dell’abitare)per 23 milioni circa su due grossi progetti di riqualificazione in zona Enofila, via Dogliotti e zona Praia.
Asti però si era collocata al 220° e 227° in graduatoria, posizioni non sufficienti per l'arrivo dei soldi.
Ieri in Consiglio comunale, su sollecitazione del consigliere di Ambiente Asti, Mario Malandrone, si è tornati sull'argomento e ripercorsa la vicenda
"L'amministrazione ci ha spiegato ciò che già dicevamo, rimarca Malandrone, che erano stati annunciati interventi, che per ora non saranno finanziati".
Il riferimento è al recupero del Cpia, di via Dogliotti, degli stabili di Via Dogliotti, e del completamento dei due condomini di Via Ungaretti più la costruzione di un terzo edificio, fotovoltaico, spazi studio e piste ciclabili.
"Ci hanno chiarito che erano di edilizia residenziale pubblica - spiega ancora Malandrone -. Avevamo ragione e ci è stato confermato. A oggi quindi su via Ungaretti, Via Dogliotti (Case popolari) nessuna prospettiva. Sul CPIA , istituto scolastico in espansione nessuna prospettiva. Su tutto il resto nessuna prospettiva".
Il Trovamici di via Vigna, chiuso da due anni, sempre portato all'attenzione di Ambiente Asti, anche recentemente, sarà invece destinato a fini educativi e non a dormitorio.
"Dopo anni di battaglie dell'opposizione, dopo le recenti proteste di Ambiente Asti, ci confessano che l'intervento per renderlo agibile è di 50 000 euro - rimarca il consigliere -. Stiamo parlando di briciole rispetto al bilancio comunale. Abbiamo avuto per anni uno spazio educativo chiuso perché non si potevano investire 50mila euro. Sul Trovamici abbiamo ribadito fin dall'inizio che doveva tornare a essere uno spazio educativo, si è perso tempo immaginandolo un dormitorio, ci chiediamo perché. I giochi abbandonati da più di due anni nel giardino, saranno un giorno nuovamente utilizzati: forse son rimasti lì per questo?".
Sui fondi non finanziabili chiarisce l'assessore Loretta Bologna: "Asti era risultata ammissibile e finanziabile, poi il Ministero ha rimodulato le risorse ed è stata esclusa, in realtà aver partecipato al bando ci consente di essere in graduatoria nel momento in cui il Ministero destinerà altri fondi aggiuntivi"