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Cultura e tempo libero | 17 marzo 2022, 16:00

Gli edifici storici cittadini... si rifanno il look, partendo dal Battistero

Gli altri interventi verteranno su restauri di Palazzo Ottolenghi, del Municipio, la realizzazione di un Museo Archeologico e il progetto "Mi illumino le torri"

Galleria fotografica a cura di Merfephoto - Efrem Zanchettin

Galleria fotografica a cura di Merfephoto - Efrem Zanchettin

Questa mattina, il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore comunale alla Cultura Gianfranco Imerito, accompagnati dai funzionari del Comune, hanno effettuato una visita al cantiere allestito presso il Battistero di San Pietro, oggetto di un importante intervento di restauro conservativo.

L’effettiva consegna dei lavori alla ditta vincitrice dell’appalto è avvenuta circa un mese fa ma, causa l’intenso freddo delle scorse settimane, i lavori veri e propri sono iniziati, dal tetto, solo la scorsa settimana ed è previsto il termine lavori intorno al febbraio 2023.

Molteplici gli interventi in programma: oltre al già citato rifacimento del tetto, vi figurano il restauro delle murature in mattoni a vista con recupero formelle e dei decori collocati nella muratura e nei portoni d’ingresso e il restauro e la messa in sicurezza del basamento in blocchi di tufo letteralmente mangiati dai piccioni. Alcuni blocchi verranno sostituiti, perché ormai insicuri, mentre altri verranno invece restaurati.

E’ altresì previsto il rifacimento parziale del tetto della manica a L nel cortile, con contestuale predisposizione degli impianti, resa possibile da un altro finanziamento sempre nell’ambito del progetto “Vino e Cultura”, finalizzata all’allestimento di un Museo delle rotonde del Santo Sepolcro.


I RESTANTI INTERVENTI

Ma il Battistero non è che uno degli edifici storici cittadini che nei prossimi mesi verranno interessati da interventi di restauro e conservazione.

PALAZZO OTTOLENGHI AMPLIERA' LE SUE PROPOSTE

Proprio stamattina è stata indetta la gara d’appalto per la ditta che realizzerà gli interventi in programma a Palazzo Ottolenghi, suddivisi in due lotti: il primo relativo opere di restauro delle sale del piano nobile della manica che si affaccia su corso Alfieri e il secondo inerente la ristrutturazione del restante palazzo, fatta eccezione per il secondo piano, non ancora incluso. Una volta conclusi i lavori, oltre alle attuali destinazioni (sede dell’Israt, del Museo del Risorgimento e della Sezione Divisione Garibaldi), si aggiungeranno un’enoteca, un ristorante, uno spazio espositivo relativo Asti città del vino e un’area per mostre temporanee. Attenendosi al cronoprogramma, il termine lavori è previsto per l’estate 2024.


MUSEO ARCHEOLOGICO

Intorno allo stesso periodo dovrebbe aprire al pubblico il nuovo Museo Archeologico, ampliamento dell’attuale Museo Lapidario di corso Alfieri, ricavato mediante ristrutturazione di una manica dell’edificio finora adibita a deposito, e l’allestimento della Sezione Archeologica precedentemente ospitata presso il Museo di San Pietro.


GLI INTERVENTI IN PROGRAMMA NEL PALAZZO MUNICIPALE

Importanti interventi di riallestimento sono poi in programma presso il Palazzo Municipale, dove verranno realizzati gli spazi nei quali verranno accolti gli uffici di informazione turistica che attualmente hanno sede nel palazzo della Provincia. Oltre al completo riadattamento del piano terreno del Palazzo Municipale, che verrà interamente destinato ad uffici di accoglienza e turismo, sono previste anche opere di consolidamento strutturale, il rifacimento totale del tetto e il restauro con relativa ritinteggiatura del Palazzo. La progettazione esecutiva dell’intervento è prossima alla chiusura, mentre il bando di gara per l’assegnazione dei lavori presumibilmente slitterà un po’ in avanti.


"MI ILLUMINO LE TORRI"

Resta infine da segnalare il progetto “Mi illumino le torri”, sorta di museo all’aperto dove, seguendo un percorso definito, sarà possibile ammirare l’illuminazione di varie torri cittadine con proiettori e pali di illuminazione, in alcuni casi, a seconda degli eventi, anche con illuminazioni mirate. Il progetto, programmato, prenderà il via più in là nel tempo poiché in attesa di ammissione al finanziamento da parte della Regione Piemonte.

Gabriele Massaro

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