Terminata la pausa invernale, domenica 3 aprile riaprirà il “Museo Ferraris” dell’omonima azienda vitivinicola di Castagnole Monferrato. Un luogo ‘magico’ nel quale il tempo si è fermato ed è possibile vedere gli antichi attrezzi del mestiere che raccontano le tradizioni vitivinicole di un territorio fortemente vocato al vino.
Il museo, disponibile e aperto a chiunque voglia scoprire l’anima vitivinicola delle colline del Monferrato, è nato per volontà di Luca Ferraris, attuale titolare dell’azienda, nella prima e storica cantina della famiglia Ferraris.
“È sempre emozionate riaprire il Museo Ferraris – racconta il titolare – Qui è iniziata la mia storia di produttore ma soprattutto questo è il luogo dove ho condiviso e fatto mia la passione del nonno. Per questo motivo, ho scelto di ridare nuova luce a questo spazio, mantenendo tutti gli attrezzi che chi, prima di me, usava per lavorare”.
Ma non è tutto. All’interno del Museo, è possibile vedere gli infernot, tunnel scavati a mano nel tufo, Patrimonio dell’Unesco e apprezzati in tutto il mondo.
“Si tratta di un bene collettivo che crediamo sia giusto mettere a disposizione di tutti – aggiunge Ferraris – Gli infernot vanno visitati, sono parte della nostra storia. Il Museo, inoltre, raccoglie e custodisce le nostre bottiglie storiche, grazie al suo perfetto naturale equilibrio tra temperatura e umidità”.
Il museo sarà aperto tutte le domeniche, dalle 10.30 alle 19.30 e su richiesta. E’ possibile prenotare la propria visita collegandosi al sito ferrarisagricola.com o inviando una mail all’indirizzo info@lucaferraris.it
L'AZIENDA FERRARIS AGRICOLA
Ferraris Agricola è Luca Ferraris, un vigneron del Monferrato a guida dell’azienda di famiglia costruita e fatta crescere con determinazione nel nome della sua grande passione per il Ruchè.
34 ettari di vigneti di proprietà il cui nucleo originario nasce nel comune di Castagnole Monferrato per poi ampliarsi con altre tre importanti acquisizioni: Vigna del Parroco, Cà Mongròss a Montegrosso d’Asti e l’ultima, Tenuta Santa Chiara, a Monastero Bormida.
250mila le bottiglie prodotte di cui più della metà rappresentate dal Ruchè, distribuite nei principali mercati internazionali.
Oggi Ferraris è l’indubbio punto di riferimento del Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG nel mondo, fiore all’occhiello di una denominazione riscoperta, frutto di quell’orgoglio contadino che ha ridisegnato le colline del Monferrato.