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Cultura e tempo libero | 07 aprile 2022, 17:38

Vacanze nell’Astigiano in cammino tra le sue torri

Quarto invito a scoprire posti bellissimi dell’Astigiano, passo dopo passo, immersi tra rigogliosa natura e affascinanti borghi sempre ricchi di storia

Torre e resti del castello medioevale di Roccaverano

Torre e resti del castello medioevale di Roccaverano

Dopo tre suggerimenti di camminata tra borghi e bellezze del Nord Astigiano ci spostiamo nettamente a sud, tra gli aspri colli e la natura rigogliosa della Langa Astigiana.

Qui, un’escursione veramente speciale è quella che percorre il sentiero del Giro delle cinque Torri. Sentiero interamente e magnificamente su crinali, immersi in luoghi unici, selvaggi più che altrove, ricchi di storia, monumenti, flora e fauna. Il giro tocca, in un percorso ad anello, la torre di Monastero Bormida, oggi campanaria, e quelle di San Giorgio Scarampi, Olmo Gentile, Roccaverano e Vengore. Torri che costituivano una antica linea di avvistamento contro le invasioni saracene.

E’ una camminata da una trentina di chilometri su strade in parte asfaltate, bianche, carrarecce, sentieri nei boschi e nei prati; diciamo una decina d’ore andando assai con calma e dedicando tutto il tempo dovuto alla visita delle torri, in gran parte ascendibili. E da la sopra, fatevi prendere dall’emozione degli spazi: da una parte la morbida distesa collinare dell’Astigiano, contornata dalle Alpi e dall’altra le ruvide e boscose vallate che portano al mare. Facile, tra l’altro, non sbagliare strada con tutta la via segnalata da tacche di vernice gialla a forma di rombo o linea.  

Partenza e arrivo da Monastero Bormida obbligano, prima o dopo, a scoprire il fascino di un borgo ricco di pietra, vicoli e vicoletti che si aprono sulla grande piazza del castello, in origine monastero dedicato a Santa Giulia. A fine '300 viene trasformato in costruzione difensiva di lusso, evidente nei ricchi interni, con pavimenti a mosaico, soffitti a vela e a crociera ed affreschi. Proprio bello. Seconda tappa, San Giorgio Scarampi che nel Medioevo era feudo astigiano al confine con il Genovesato. La sua torre a base scarpata, alta sei piani e con copertura a terrazza, è quanto resta di un antico mastio castellato e un’iscrizione del 1323, posta sopra la sua porta di ingresso, ne ricorda la costruzione ad opera di Alessandro e Bonifacio Asinari da Asti. Terza meta, Olmo Gentile, per gli amici, Olmo. Nonostante sia il comune più piccolo della provincia per numero d’abitanti, è caratterizzato dalla grande mole dell'antico castello con la sua torre di vedetta. Imponente costruzione in pietra arenaria, risalente al XII secolo. Borgo romantico come pochi, semplicemente magnifico. Proprio ad Olmo potreste rifocillarvi con un pasto memorabile a La Trattoria di Geminio, conosciuta come Ristorante della Posta: qualità e quantità d'altri tempi. E ancora, Roccaverano, il comune più alto dell’Astigiano, dove godere della splendida chiesa rinascimentale, i resti del suo castello e la torre circolare, alta 30 metri. Nei dintorni si chiude con la duecentesca torre di Vengore.

Passo dopo passo, al netto di deviazioni più o meno volute, avrete percorso un bel po’ di strada, immersi tra infinita e rigenerante pace, naturali silenzi, bellissimo verde e sontuose espressioni della migliore storia dei posti. Bellezza ed emozioni enfatizzate da un po’ di adrenalina e di endorfine conseguenti al comminare, con la voglia di replicare quanto prima. Magari cambiando itinerario. E quindi, a giovedì prossimo.

Davide Palazzetti

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