La crisi delle vocazioni, con conseguente necessità di accorpare più parrocchie in capo a un unico parroco, sta provocando malumori e oggettive difficoltà a San Paolo Solbrito, a seguito della decisione della Diocesi di trasferire l’attuale parroco, accorpando la parrocchia del paese a Villanova d’Asti e Dusino San Michele.
Pertanto – per decisione propria del vescovo di Asti monsignor Marco Prastaro cui, al netto delle probabili consultazioni con i più stretti collaboratori, spettano le decisioni inerenti gli spostamenti di parroci – don Luigi Trinchero ha lasciato la parrocchia di San Paolo per svolgere servizio sacerdotale a Castiglione, Migliandolo, Portacomaro Stazione e Caniglie, mentre i parrocchiani di San Paolo debbono ora far riferimento a don Carlo Rampone, già responsabile di una delle due parrocchie di Villanova d’Asti (l’altra è in frazione Savi) e di quella di Dusino San Michele.
Comunità parrocchiali piuttosto rilevanti, così come del resto quella di San Paolo che è andata ad aggiungersi, che di fatto gli renderebbero impossibile curare con la dovuta attenzione tutti gli aspetti correlati. “Di conseguenza – argomenta Luca Panetta, sindaco di San Paolo Solbrito – ci troveremo in grossa difficoltà su vari fronti: dall’oratorio alla mensa, passando per l’asilo di cui il parroco è presidente”.
“Ho anche provveduto personalmente a far presente il problema in Vescovado – ha aggiunto il primo cittadino –, ma non è servito a nulla perché sono inflessibili a riguardo”. Pertanto l’Amministrazione ha convocato, per questa sera alle 21 nei locali di via Roma 14, un’assemblea aperta a tutti i compaesani per discutere delle problematiche emerse. E' molto probabile che all'incontro partecipi anche un esponente della Diocesi.