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Cultura e tempo libero | 31 dicembre 2022, 10:00

Finire l'anno con il grottesco: le fiabe danesi

Nuova uscita per la rubrica "Lavorare stanca. Allora leggi"

Foto Letture

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Natale è passato ma i suoi strascichi (di cibo e di voglia di divaneggiare) rimangono almeno fino al dieci gennaio. 

Che fare in questo periodo? 

Io vorrei piazzarmi Netflix fino all’anno nuovo e recuperare in ordine: Mercoledì (la serie sulla famiglia Addams), l’ultima stagione di Emily in Paris e Glass Onion; dopodichè un rewatching di Nothing Hill e Pretty Woman chiosando poi con Avatar 2 e Le otto montagne di Cognetti al cinema. Con popcorn. 

E se venisse voglia di leggere?

Innanzitutto non sentitevi in colpa a rivendere i libri rosa che qualche parente vi ha regalato pensando di fare cosa gradita. 

Poi, questo è il momento perfetto per buttarsi sui mattonazzi: Guerra e Pace, Anna Karenina, L’Orlando Furioso, Infinite Jest, Il Cardellino e soprattutto l’immancabile Griffi con Ferrovie del Messico per restare nell’Astigiano.

Qualcosa di più easy?

Ma certo, eccoci. Le Fiabe Danesi

È una raccolta di racconti e quindi: brevissimi. 

Tuttavia, non aspettatevi quel tipo di fiabe che “massì, leggo qualche riga prima di dormire, concilio il sonno”. 

Infatti la tradizione popolare danese (ma in generale tutta la letteratura nordica dell’Ottocento) è tutt’altro che composta da storie e racconti sereni e a lieto fine. Sulla scia dei fratelli Grimm, le fiabe hanno un piglio dark tendente al pessimismo cosmico; sono surreali e divertenti ma anche grottesche, macabre e inquietanti.

“Così la matrigna fu messa in una botte irta di chiodi e uccisa”

Perché consigliare un libro lontanissimo dal clima natalizio? 

Perché in realtà questi racconti sono semplici ed estremamente coinvolgenti. 

C’è la meraviglia di un mondo in cui la realtà quotidiana di re e contadini, locande e foreste si popola di draghi, animali parlanti, streghe e folletti, magie, metamorfosi e prove da superare. La saggezza popolare, la tensione verso l’amore e la felicità, e il piacere di abbandonarsi alla fantasia raccontano viaggi attraverso montagne di vetro, regge di fuoco e castelli appesi a catene d’oro su un mare rosso, in cui il male è sempre in agguato e non si sa mai quale incontro riservi la sorte ma il coraggio, il buonsenso e la generosità assicurano il lieto fine ai buoni e un’impietosa (a dir poco!) punizione ai malvagi. 

“E nessuno più le vide né sentì parlare di loro, 

perché vennero divorate dagli animali della foresta”

Sono amare: io consiglio di leggerle ad alta voce, dopo il caffè, alle cene con amici. O intervallando le portate durante il capodanno per entrare nel clima infuocato dei festeggiamenti.

“Visse nel castello insieme alla sua meravigliosa imperatrice, nella gioia e nello splendore.

E se non sono morti vivono ancora lì”

Anche come regalino fanno la loro figura: l’edizione Iperborea è incredibilmente bella. 

Illustrazioni commoventi in un libricino piccolo piccolo racchiuso in una suggestiva copertina in tessuto. 

Perché non ultimare un irrequieto 2022 con una lettura ancora più tormentata?

Aurora Faletti

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