"Abbiamo lanciato una grande mobilitazione per far sì che chiunque, quale che sia il lavoro che svolge, guadagni almeno 10 euro l’ora!"
Con queste parole è partita il 2 giugno la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per il salario minimo lanciata da Unione Popolare e Rifondazione Comunista .
"La proposta prevede una paga davvero minima ma che oggi è superiore allo stipendio di tante lavoratrici e lavoratori - spiegano i promotori - ed è il primo step per riconquistare dignità, diritti e per ridare importanza al lavoro che facciamo. Portiamo avanti la baracca per imprenditori, manager, ricchi che campano di rendita a spese nostre, e trovano anche il coraggio di lamentarsi".
Ad Asti in due mesi di raccolta sono state raccolte le prime 500 firme.
"L' obiettivo nazionale è di 50000 firme - spiegano - e ad Asti l'obiettivo è superiore alla media".
La raccolta firme continua nel mese di ottobre grazie alla collaborazione che già si è sviluppata nei mesi scorsi con i Consiglieri di Ambiente Asti e Uniti si può .
Il segretario di Rifondazione Comunista Gianmarco Coppo dichiara soddisfatto : "Nonostante il periodo storico politico che stiamo attraversando la risposta della città e delle fasce più deboli è stata a un mese dalla fine della raccolta firme ampiamente superiore alle aspettative. È un tema sentito che tocca le persone e i loro diritti. Ringrazio i consiglieri comunali Mario Malandrone, Mauro Bosia e Vittoria Briccarello per il sostegno e l' impegno nell' autenticare le firme".