Dopo l'Università Fratelli d'Italia intende fare politica pure nelle scuole superiori? L'Università di Asti ha dato in piena campagna elettorale la possibilità a Fratelli d'Italia di avviare una scuola di politica con un'associazione a lei collegata (CLICCA QUI per rileggere la notizia).
Inutile dire che non sta nella missione di un'Università ospitare convegni e iniziative di Partito. E dopo l' Università l'intenzione sarebbe quella di mettere in scena la seconda puntata all'Istituto Artom. Nell'ambito della cogestione, evidentemente condivisa con la scuola, andrebbe in scena l'evento: un "Laboratorio politico" nel quale pare vengano ospitati Giacomini, Coppo e altri esponenti di Fratelli d'Italia.
E' chiaro che una scuola pubblica ha rapporti istituzionali con le amministrazioni, ma deve essere apartitica nelle sue attività e ci chiediamo se é stato fatto tutto per avere almeno una pluralità di interventi dal momento che gli scriventi non sono stati interpellati.
Corrisponde al vero tutto ciò che é stato riferito da fonti vicine all'Istituto?
Ringraziamo fin da ora per un eventuale chiarimento pubblico e ci auguriamo non venga meno per l'ennesima volta il rispetto di questo ruolo indipendente della scuola pubblica. La scuola pubblica si rivolge a un pubblico plurale nelle visioni politiche di genitori, insegnanti e studenti e questa pluralità va rispettata. Crediamo che se così non sarà, occorrerebbe ricercare nella genesi della vicenda chi per spirito di parte, realizza una esperienza civica di parte e partitica che non è certo lo spirito della scuola pubblica italiana.
I consiglieri comunali Massimo Cerruti (M5S), Mario Malandrone (Ambiente Asti) e Gianfranco Miroglio (Europa Verde Verdi)