La Regione Piemonte ha annunciato un significativo investimento nei servizi per l'infanzia, con positive ricadute anche nell'area astigiana. Nell'ambito di un piano regionale da 4,7 milioni di euro, l'Astigiano beneficerà di oltre 730.000 euro, destinati a sostenere e potenziare i servizi educativi per bambini da 0 a 3 anni.
Questo finanziamento, parte di un più ampio piano nazionale, mira a migliorare la qualità dell'offerta educativa, ridurre le tariffe per le famiglie e contribuire alla formazione del personale. L'iniziativa si inserisce in un contesto di sfida demografica, con l'obiettivo di contrastare il fenomeno della denatalità attraverso servizi più efficienti e accessibili.
La distribuzione dei fondi nell'Astigiano vede il capoluogo, Asti, come principale beneficiario con un'assegnazione di 383.977,98 euro. Seguono altri comuni con importi significativi: Nizza Monferrato (42.837,30 euro), Costigliole d'Asti (35.048,70 euro) e Castagnole delle Lanze (28.817,82 euro).
Anche i centri riceveranno un sostegno importante. Villanova d'Asti otterrà 25.702,38 euro, mentre Canelli e Villafranca d'Asti riceveranno rispettivamente 21.808,08 e 18.692,64 euro. Altri comuni beneficiari includono Castello di Annone (17.913,78 euro), Calamandrana e San Damiano d'Asti (entrambi 15.577,20 euro), e Cocconato (14.019,48 euro).
Non sono stati trascurati i centri minori: Montegrosso d'Asti riceverà 13.240,62 euro, Castell'Alfero e Portacomaro 11.682,90 euro ciascuno, Dusino San Michele 10.904,04 euro. Calliano, Monastero Bormida, Moncalvo e San Paolo Solbrito beneficeranno di 9.346,32 euro ciascuno.
Completano il quadro Celle Enomondo (7.788,60 euro), Tigliole (7.009,74 euro), Monale (6.230,88 euro), e infine Calosso e Refrancore con 3.894,30 euro ciascuno.
Questi fondi permetteranno di sostenere una varietà di interventi: dalla copertura dei costi di gestione dei servizi pubblici e privati, al potenziamento delle sezioni primavera, fino alla qualificazione del personale educativo. L'obiettivo è creare un sistema educativo più accessibile ed equo, capace di rispondere alle esigenze del territorio e di offrire a ogni bambino un ambiente stimolante per la propria crescita.
Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all'Istruzione e Merito della Regione Piemonte, ha sottolineato l'importanza di questo investimento: "Stiamo gettando le basi per il futuro delle nuove generazioni. Questi fondi non solo miglioreranno la qualità dell'educazione precoce, ma aiuteranno anche le famiglie a conciliare vita lavorativa e genitoriale, un aspetto cruciale per contrastare la denatalità".
L'iniziativa si allinea con la recente legge regionale 0-6, che ha valorizzato il ruolo dei Comuni nelle competenze autorizzatorie, di vigilanza e di accreditamento dei servizi per l'infanzia. Questo approccio integrato mira a creare un sistema educativo più robusto e responsivo alle esigenze locali.