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Agricoltura | 14 giugno 2025, 08:41

Danni da fauna selvatica: risarcimenti insufficienti per le aziende agricole

Coldiretti Asti lancia l'allarme: "Coperto solo l'83% dei danni, situazione insostenibile"

Danni da fauna selvatica: risarcimenti insufficienti per le aziende agricole

 Un risarcimento parziale che non risolve il problema. Questo il commento di Coldiretti Asti sullo stanziamento di 3.604.844,99 euro destinato a coprire i danni causati dalla fauna selvatica alle aziende agricole piemontesi nel 2024.

Numeri che non tornano

Secondo i calcoli dell'organizzazione agricola, la cifra stanziata dalla Regione coprirebbe solo l'83% dei danni effettivamente subiti dal settore. "Le nostre imprese vivono ormai da anni una situazione insostenibile", denuncia Monica Monticone, presidente di Coldiretti Asti, sottolineando come il problema sia ulteriormente aggravato dalla Peste Suina Africana, che dal gennaio 2022 continua a mietere vittime tra i cinghiali.

La richiesta alla Regione

In una lettera ufficiale indirizzata al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e all'assessore all'Agricoltura Paolo Bongioanni, Coldiretti ha chiesto con urgenza:

  • Risarcimenti integrali per i danni subiti
  • Azioni concrete di prevenzione
  • Piani di abbattimento più incisivi per i cinghiali (attualmente sotto i 10.000 capi a livello regionale)

"Non si tratta solo di ottenere indennizzi – spiega Giovanni Rosso, direttore di Coldiretti Asti – ma di trovare soluzioni strutturali che proteggano davvero le nostre aziende e permettano al settore di guardare al futuro".

Un problema annoso

L'emergenza fauna selvatica resta una delle priorità dell'agenda di Coldiretti, che da mesi sta sollecitando le istituzioni a intervenire. L'ultimo confronto in Prefettura ad Asti ha confermato la necessità di trovare risposte efficaci, sia sul fronte dei risarcimenti che su quello della prevenzione.

Redazione

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