In merito alla deliberazione dell’Amministrazione provinciale sul dimensionamento scolastico, occorre formulare qualche chiarimento pubblico.
Al fine di invertire una rotta che in questi giorni, attraverso canali social e giornalistici da verificare in merito alla rispondenza di quanto riportato, sembra far emergere un quadro completamente distorto, sono costretto a correggere quanto letto, ovvero affermazioni false, cariche di ideologico livore, offensive, che hanno come unico risultato quello di incrinare un clima di identità e di appartenenza all’Istituto G. Penna che non è prerogativa di alcuno, ma che dovrebbe costituire obiettivo comune e di tutti, obiettivo che ormai da due anni perseguo giornalmente.
In primis occorre ricordare che il percorso sviluppato in questi ultimi mesi è stato improntato a correttezza e trasparenza proprio da parte dell’Amministrazione provinciale, che già da almeno due anni ha avviato un serio confronto con le scuole secondarie da un lato e con la Regione Piemonte dall’altro, sullo spinoso tema dell’offerta formativa e sui processi di accorpamento. In passato è anche stata offerta una deroga di un anno per permettere una miglior strutturazione organizzativa.
In qualità di dirigente dell’Istituto Penna, smentisco categoricamente, ed i verbali lo testimoniano, che la questione del dimensionamento sia stata trattata in forma meno che esaustiva: da due anni intervengo in tutte le sedi interne ed esterne per sostenere l’importanza della scuola, la sua necessità di autonomia, ho relazionato accuratamente sulla questione nel collegio del giorno 8 maggio e infine, a seguito di richiesta formale dell’Amministrazione provinciale pervenuta quando era già stata pubblicata la convocazione, nel collegio del giorno 11 giugno.
In quest’ultimo collegio, proprio per evitare che si potesse supporre l’intenzione da parte mia di una decisione frettolosa, ho prestato particolare attenzione alla procedura, facendo esprimere il collegio sull’opportunità di rinviare ad una seduta apposita, da convocarsi a breve entro i termini della richiesta dell’amministrazione provinciale. Il collegio ha votato di pervenire alla deliberazione sul dimensionamento seduta stante, con esito positivo, sebbene con un alto numero di astensioni.
Parimenti, il Consiglio d’Istituto, organo realmente competente, si è svolto nella più completa correttezza, con votazione unanime per l’unificazione delle due scuole.
Pertanto correggo quanto falsamente affermato e invito tutti ad essere rispettosi delle corrette procedure adottate, ricordando comunque a tutti che i pareri degli organi collegiali non sono vincolanti.
Non entro in questo momento nel merito dell’argomento oggetto della deliberazione provinciale, per evitare, ora, di aggiungere rumore mediatico ad un processo su cui troppi si esprimono senza sapere di cosa stiano parlando.
Legittimo essere contrari o anche essere iscritti al partito del NO SEMPRE, ma si esprima questa linea sempre nel massimo rispetto della dignità delle persone e delle istituzioni.
Ai colleghi del Liceo Vercelli, che mi ha visto per un quindicennio circa come docente interno, e più in generale alle famiglie di entrambe le scuole, voglio mandare un sincera rassicurazione sugli aspetti didattici: gli indirizzi di studio sono distinti e tali resteranno, le strutture ed i laboratori di ogni edificio coinvolto restano di prerogativa degli studenti che ne fanno ordinariamente ricorso, eventuali collaborazioni didattiche saranno ben viste, in una logica di crescita e di collaborazione che ha ispirato da sempre il mio operato. Molta cura si è avuta nella fase preliminare al progetto presentato per evitare al massimo grado perdite di posti tra il personale docente (ricordo che quasi tutte le classi di concorso delle due scuole sono distinte!) ed ATA. L’accorpamento con altre scuole avrebbe avuto un impatto maggiore.
Al proposito, devo però correggere anche in questo caso le notizie fuorvianti che circolano: in questo momento nessuno può sapere chi avrà l’onore di dirigere il Liceo Vercelli per l’anno scolastico 2025/26 e la nuova scuola che si creerà, presumibilmente con la denominazione “F. Vercelli – G. Penna” negli anni a venire: se il liceo resterà libero a settembre sarò ben lieto di chiederne la reggenza e naturalmente di poter governare il complesso percorso di unificazione futura delle due scuole, soprattutto sul piano amministrativo.
La mia personale posizione, per quanto può valere, è di sostanziale riconoscimento che nulla di meglio si potesse fare partendo dalle imperative condizioni date dalla Regione. Vedo le opportunità di un sorgente grande polo scientifico e tecnico, sento il desiderio di poter comunicare e lavorare sgombrando il campo da dietrologie, personalismi e letture ideologiche, riconoscendo la necessità dell’amministrazione provinciale di pervenire alla deliberazione di ieri pomeriggio.
La storia delle due scuole che verranno unificate merita la massima attenzione ed il massimo rispetto.
Il Dirigente Scolastico
Prof. Giorgio MARINO