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Cultura e tempo libero | 31 ottobre 2025, 12:55

Il Bibliobus riparte: 25 anni di cultura in viaggio [FOTO]

Dalla Biblioteca Astense un nuovo mezzo per portare libri, incontri e socialità nei paesi senza biblioteca della provincia di Asti

Galleria fotografica a cura di Merphefoto

Galleria fotografica a cura di Merphefoto

Asti riscopre la magia del Bibliobus, la biblioteca viaggiante che da un quarto di secolo porta i libri là dove le biblioteche non ci sono. Dopo 25 anni di onorato servizio, il vecchio mezzo lascia il posto a un nuovo, moderno veicolo, interamente finanziato dalla Fondazione CRT, che continuerà a percorrere le strade dei paesi più piccoli della provincia, portando cultura e socialità.

La cerimonia di presentazione si è svolta presso la Biblioteca Astense, alla presenza della presidente Roberta Bellesini, del sindaco Maurizio Rasero, del consigliere di indirizzo della Fondazione CRT Alberto Rubba e della direttrice Alessia Conti

Rasero: “Un servizio che arriva fino all’ultimo metro”

Nel suo intervento, il presidente della Provincia Maurizio Rasero ha ricordato l’importanza del progetto: “Sono passati tanti anni, tanti sindaci, tante amministrazioni, ma il Bibliobus è sempre rimasto un punto fermo. È un servizio che arriva fino all’ultimo metro, che raggiunge tutti, anche i paesi più piccoli, dove spesso non ci sono né biblioteche né librerie. Grazie al lavoro della Biblioteca Astense, oggi possiamo dire che quasi tutti i bambini di questa provincia, se vogliono leggere un libro, possono farlo grazie al Bibliobus.”

Un elogio sincero, accompagnato dal ringraziamento a chi, negli anni, ha creduto e sostenuto il progetto: “Ci facciamo un complimento come istituzioni per la sensibilità che da anni si manifesta verso la cultura e i piccoli centri. È così che si tiene viva la comunità.”

Il consigliere della Fondazione CRT, Alberto Rubba, ha sottolineato come il nuovo Bibliobus rappresenti “un progetto bello, innovativo e utile, che unisce cultura e solidarietà”.

“Voi avete presentato un progetto in linea con i nostri valori: sociale, partecipato, concreto. Non abbiamo potuto far altro che seguirvi e sostenervi, perché la vostra passione è contagiosa. Il merito è vostro, della Biblioteca Astense, che da anni lavora con efficacia e impegno.”

Grazie al contributo della Fondazione, è stato possibile finanziare integralmente l’acquisto e l’allestimento del nuovo mezzo, un gesto di fiducia verso un progetto che ha dimostrato nel tempo il proprio valore.

Bellesini: “Il Bibliobus è una storia che continua”

La presidente Roberta Bellesini, visibilmente emozionata, ha ricordato le origini e il significato profondo di questa “biblioteca su ruote”: “Il Bibliobus non è solo un camioncino che porta libri di paese in paese, ma è un’idea. È la visione di una biblioteca che esce dai propri confini per incontrare chi non può venire a trovarla. È una storia che continua, grazie al sostegno di tanti e alla fiducia che ci avete accordato.”

Un progetto che non si limita alla distribuzione dei libri, ma che promuove relazioni umane, dialogo, incontro. “Il libro è una scusa – ha aggiunto Bellesini –. Noi portiamo la comunità, portiamo la socialità. Il Bibliobus è un simbolo di vicinanza, un ponte tra le persone.”

Conti: “Più di 200.000 chilometri e 100.000 libri prestati”

La direttrice Alessia Conti ha voluto ricordare i numeri impressionanti di questo servizio: “In 25 anni il Bibliobus ha percorso oltre 200.000 chilometri e ha prestato più di 100.000 libri. Solo nel 2024 abbiamo registrato 3.200 prestiti, con una media di circa 250 per ogni piccolo comune. È un segno tangibile di quanto sia vivo e necessario questo servizio.”

Attualmente il Bibliobus raggiunge 14 paesi, ma l’interesse sta crescendo: altri comuni hanno chiesto di entrare nel progetto. “È la dimostrazione – ha concluso Conti – che anche nei luoghi più piccoli la cultura ha ancora voglia di viaggiare.”

Tra i sorrisi dei bambini presenti  il nuovo Bibliobus è pronto a partire. Moderno, colorato e accogliente, continuerà a portare libri, storie e incontri nei paesi più remoti della provincia, confermando che la cultura, quando è condivisa, può davvero arrivare ovunque.

Perché la lettura, come il viaggio, è un modo per non restare mai fermi.

Alessandro Franco

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