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Eventi | 27 marzo 2019, 17:33

Asti si prepara ad un grande tributo a Gianni Basso

Giovedì 11 aprile al Teatro Alfieri la Torino Jazz Orchestra celebra il talento del grande saxofonista astigiano

Gianni Basso

Gianni Basso

A dieci anni dalla scomparsa del grande Maestro astigiano, giovedì 11 aprile la Torino JazzOrchestra dedica a Gianni Basso, tra i più apprezzati saxofonisti e compositori jazz italiani, un concerto di gala che impreziosisce il cartellone del Torino Jazz Festival Piemonte.

Ospiti d'onore della serata al Teatro Alfieri di Asti i grandi amici Dusko Gojkovic, Dino e Franco Piana.

Gianni Basso è stato per cinquant'anni uno degli esponenti più significativi del jazz italiano e fra i più apprezzati e noti jazzisti italiani all’estero. Nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con straordinari artisti e con i talenti più rappresentativi del jazz di tutti i tempi, da Billie Holiday a Lionel Hampton, da Chet Baker a Gerry Mulligan, distinguendosi in una intensa attivitàdiscografica, come leader e come sideman.

Ha contribuito in modo rilevante alla diffusione e alla vivificazione del jazz in Italia e ha lavorato al fianco dei grandi del pop italiano, Mina su tutti. Le sue spiccate doti didattiche, ne hanno fatto ilmentore di molti jazzisti di oggi: Dado Moroni, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro e lo stesso FulvioAlbano, oggi direttore della Torino Jazz Orchestra, compagine che rappresenta l’eredità artistica del Maestro. "La storia di Gianni Basso – ricorda Fulvio Albano – è una storia di talento e passione, è lastoria di un 'suonatore' che non aveva nulla dell'artista tenebroso o della old star: era severo con se stesso, talvolta insicuro e spesso insoddisfatto; un uomo riservato che, sul palcoscenico, era unsapiente, formidabile 'artigiano' inflessibile nel suo tendere costantemente alla purezza, lapurezza del suo sound caldo ed avvolgente". "In un mondo in cui tutto tende a “giocarsi insuperficie”, dove non si considera la fatica e l’esperienza, ma l’apparire, l’eccentricità, la telegeniae talvolta la più sconcertante banalità Gianni Basso era un’eccezione".

La Gianni Basso Big Band prende origine dalla AT Big Band, fondata dal grande sassofonista ad Asti nei primi anni Ottanta e diviene “Torino Jazz Orchestra” per espressa volontà di Gianni, in occasione dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006; la formazione si afferma così comel’orchestra jazz rappresentativa e ufficiale della città e del Piemonte.

Gianni Basso la dirigerà fino almomento della sua scomparsa, nell'agosto del 2009. Tuttora attiva a livello internazionale, la TJOha accompagnato alcuni tra i principali eventi della vita cittadina, dalle Olimpiadi Invernali ai Mondiali di Scherma, al lancio della nuova Fiat Cinquecento.

La collaborazione con la Filarmonica'900 del Teatro Regio di Torino ha confermato altresì la capacità dell’orchestra di creare sinergiecon le principali istituzioni di musica classica della regione. Ne sono testimonianza i due strepitosi concerti con la vocalist Dee Dee Bridgewater (2007) e le esibizioni con i New York Voices (2008) eUri Caine (2009). Con l’attuale direzione artistica di Fulvio Albano e in collaborazione con artisti ospiti come DuskoGojkovic la Torino Jazz Orchestra è divenuta un punto di riferimento essenziale per musicisti ditalento e pubblico. 

Dusko Gojkovic è nato nel 1931 a Jajce in Bosnia. Trombettista, compositore, arrangiatore,Dusko è uno dei maggiori jazzisti che abbia espresso il jazz dell'est europeo, senza dubbio il piùconosciuto internazionalmente per le sue collaborazioni con musicisti del calibro di Woody Herman,Maynard Ferguson, Dizzy Gillespie, Slide Hampton. Dusko e Gianni si sono incontrati per la primavolta al festival jazz di Sanremo, negli anni ’50.

Da allora i due musicisti hanno condiviso innumerevoli collaborazioni artistiche, concerti, incisioni, tour in tutto il mondo, e, soprattutto, una grande stima e amicizia reciproca. Dusko è stato anche uno tra i primi ospiti dell’allora AT Big Bandin una serie di concerti a Torino e Asti.

Dino Piana è uno dei più prestigiosi musicisti della storia del jazz italiano. Con il “ Quintetto diTorino “ Dino si presentò nel 1959 ad un concorso radiofonico, “ La coppa del Jazz “ mettendosiimmediatamente in luce come solista. Quindi entrò nel quintetto Basso-Valdambrini e nelleorchestre radiofoniche e televisive, continuando l’attività jazzistica. Ha preso parte a numerosifestival nazionali e internazionali realizzando concerti e incisioni con propri complessi e conmusicisti internazionali tra i quali: Chet Baker, Frank Rosolino, Slide Hampton, Kenny Klarke,Charlie Mingus, Pedro Iturralde, Paco del Lucia, Gorge Coleman, Kay Winding, con il quale hainciso il disco “ Duo Bones “.

Ha suonato nelle Big Bands di Thad Jones, Mel Lewis, Bob Brookmeyer. Nel 1993 ha preso parte al concerto tenutosi al Town Hall di New York.

Nel 1978 Franco Piana entra a far parte del sestetto Piana-Valdambrini, con il quale hapartecipato a numerose manifestazioni (Umbria Jazz- Midem di Cannes- Eurojazz festival di Ivrea-ecc ) e, nel 1982, dell’orchestra Tv di Roma. Nel 1987 vince il concorso di Barga comearrangiatore e, nel 1994, si classifica secondo al Concorso Internazionale di composizione di LeHavre. Ha collaborato con Mel Lewis, Kay Winding, Bob Brookmeyer, Eddie Daniels, Chet Baker.Nel 1989 ha inciso un CD con il sestetto Piana –Valdambrini e, nel 1991, ha registrato con lapropria Big Band e il sestetto il CD “Conversation”.

Nel luglio 2000 ha formato la “Dino-FrancoPiana Jazz orchestra” con la quale ha inciso il CD “Interplay for 20” e nel 2003 la “Dino- FrancoPiana Brass Ensamble”, gruppo che ha esordito al Festival Jazz Di Villa Celimontana.

I biglietti costano Platea € 20, loggione € 15

Per informazioni:Biglietteria Teatro Alfieri di Asti, telefono 0141-399.040

www.piemontejazz.it

Redazione

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