Con un’apposita ordinanza di recente emissione, il sindaco di Costigliole d’Asti fa divieto “su tutto il territorio comunale di utilizzo di fuochi d’artificio, petardi, mortaretti e artifici esplodenti in genere dalle 14 del giorno 30 dicembre alle 23,59 del giorno 1 gennaio 2020 compresi”. Incaricando gli agenti della Polizia locale e delle altre Forze Pubbliche a vigilare sul rispetto di tale divieto e accertare eventuali inadempienze, punite con sanzioni pecuniarie da 25 a 500 euro. Cui si aggiunge il sequestro del materiale pirotecnico e, nel caso la violazione venga perpetrata da commercianti autorizzati o ambulanti abusivi, siano perseguiti a termini di legge.
La decisione assunta dal sindaco Enrico Alessandro Cavallero, peraltro comune a un numero crescente di colleghi di tutt’Italia, è motivata da ragioni ormai ben note. Quali il fatto che i fuochi d’artificio e petardi possono provocare gravi danni, in alcuni casi permanenti, a persone, animali e cose; che spesso si tratta di materiale venduto abusivamente e privo delle necessarie certificazioni di sicurezza; che l’esplosione di tali prodotti può essere anche fonte di stress per soggetti più deboli (quali anziani, bambini o cardiopatici) e per gli animali “causando negli stessi spavento, perdita del senso dell’orientamento e rischio di smarrimento, con conseguente pregiudizio per la stessa incolumità e per la sicurezza in generale e stradale”; che esplosioni incontrollate possono causare incendi e che pertanto “tali atti rappresentano un serio e generale pericolo per la sicurezza pubblica e l’incolumità pubblica”.
Il documento sottolinea inoltre “la necessità di limitare comunque il più possibile rumori molesti nell’ambito urbano in tutte le vie e piazze ove si trovino delle persone, e in particolare in prossimità di scuole, uffici pubblici, luoghi di culto, luoghi di cura, rifugi per animali e colonie feline, anche ai sensi dell’articolo 659 del Codice penale (disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone)”