In questo 2020 caratterizzato da un’inedita emergenza sanitaria, la Festa della Repubblica rappresenta più che mai un'occasione di grande coesione anche per i piccoli Comuni. Per questo "Voler bene all'Italia", le giornate di orgoglio dei piccoli Comuni - che dal 2004 è organizzata da un Comitato promosso da Legambiente, Uncem e Symbola - interpretano l'urgenza un percorso di rinascita a partire dalle comunità e dai territori.
Con il messaggio #riconnettiamoilPaese, i promotori dell’iniziativa intendono segnalare con forza quanto oggi sia importante valorizzare le connessioni, per rompere l'isolamento reale e culturale in cui i piccoli Comuni sono stati lasciati da troppi anni di politiche disattente, ma soprattutto quanto sia urgente recuperare dei ritardi del Piano nazionale banda ultralarga, considerato una condizione per l'esercizio della cittadinanza e l'accesso ai servizi.
“È infatti necessario – sostengono – realizzare questa infrastruttura in tempi certi, incentivare lo smartworking specialmente per chi risiede nei borghi, defiscalizzare servizi e attività economiche di qualità, così come dare immediata attuazione a tutti quei dispositivi normativi che possono mettere questi luoghi in condizione di competere e di potere esprimere il loro potenziale”.
Concetti che sono anche il cuore dell’appello rivolto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che i sindaci in questi giorni stanno sottoscrivendo sul sito Piccolagrandeitalia (http://www.piccolagrandeitalia.it/node/add/adesione).
“I piccoli Comuni d'Italia sono fondamentali per rilanciare il sistema Paese – sostengono i promotori dell’appello –, accompagnarlo nelle sfide sempre più complesse del futuro, diventare nuovi poli di attrattività, erogatori di servizi fondamentali in un'epoca che avrà al centro, ce lo auguriamo, la riscoperta di una parte produttiva e insediativa essenziale del nostro Paese che risiede nei territori”.