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Agricoltura | 05 ottobre 2020, 17:10

Filippo Mobrici: “Le prossime decisisoni politiche sulla gestione Covid tengano conto dello stato del tessuto economico”

L’analisi del presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato segue i buoni riscontri della Douja, prima manifestazione di questo tipo ‘in presenza’

Filippo Mobrici: “Le prossime decisisoni politiche sulla gestione Covid tengano conto dello stato del tessuto economico”

Le prossime decisioni politiche sulla gestione dell’emergenza Covid-19 dovranno tenere in considerazione lo stato del tessuto economico. Il comparto del vino ha ricominciato a vedere la luce anche con la ripartenza dei canali Horeca e eventuali chiusure rappresenterebbero un danno ingente. È doveroso e necessario osservare scrupolosamente le misure di sicurezza, ma auspichiamo che si arrivi al massimo a chiusure limitate e temporanee. Il nostro comparto di riferimento, in particolare quello relativo alle nostre denominazioni del Monferrato, ha retto all’urto di questi mesi, ma nuove restrizioni radicali potrebbero incidere in modo irreversibile”.

Sono le riflessioni di Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, espresse in un momento delicato come quello odierno che vede il Piemonte stretto tra conseguenze del maltempo e crisi sanitaria globale, il comparto del vino risponde cercando di guardare al futuro.

Un futuro che si declina anche nell’apertura al pubblico femminile, che dimostra un apprezzamento sempre maggiore verso la Barbera d’Asti. Come attestato anche da alcune interessanti indagini di mercato, che evidenziano come la regina dei vini piemontesi stia conquistando il favore delle donne grazie all’insieme di profumi e armonie di grande carattere e grande bellezza che sa esprimere. Ma nel cielo di quelle denominazioni che compongono il firmamento del Consorzio, c’è anche una nuova stella che brilla: è il Marengo, la versione spumante del Piemonte Cortese. Un vino che reca nel nome quello benaugurale di una vittoria: quando nel 1800 Napoleone conseguì in queste zone il successo di una battaglia che gli aprì le porte d’Europa.

Etichette e storie presentate nel mese di settembre alla Douja d’Or, la prima manifestazione di questa natura ad essere organizzata in presenza dopo le restrizioni. I numeri della Douja del Monferrato, titolo della rassegna del Consorzio nell’ambito dell’evento, hanno confermato un apprezzamento di pubblico trasversale, con oltre 4.000 degustazioni servite: “Le misure di contingentazione e di distanziamento hanno portato a contenere i numeri, ma anche a selezionare un pubblico più interessato e attento – commenta Mobrici – La nuova formula della manifestazione, svolta in presenza per dare un forte segnale di ripartenza legato a un prodotto come il vino, si è dimostrata vincente”.

“Anche in questo anno segnato dalla crisi sanitaria globale, il nostro comparto di riferimento ha dimostrato di reggere nei numeri e nell’immagine, segno di un consolidamento sempre più forte in Italia e nel mondo – conclude il presidente Mobrici – Siamo stati tra i primi a investire sui vitigni autoctoni, penso per esempio alla nostra adesione progetto “Indigena” mirato appunto a questo tipo di valorizzazione, idea che abbiamo condiviso in netto anticipo sui tempi. Il Monferrato è un territorio di bellezza e opportunità, dove giovani imprenditori e grandi aziende hanno cominciato a investire risorse sempre più importanti che dal vino portano a importanti ricadute economiche nei settori immobiliari, enoturistici e della ristorazione”

Redazione

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