Altri due appuntamenti al FuoriLuogo di Asti.
Mercoledì 11 alle 19 “Il Toro di Amsterdam. Luci e ombre di una storia tutta granata” (Parterre / Milieu) di Riccardo Bisti
Appuntamento con la Pinta Sportiva assolutamente da non perdere per tutti gli amanti del Torino calcio, e non solo. Il curatore della rassegna Davide Chicarella presenterà il libro “ll Toro di Amsterdam. Luci e ombre di una storia tutta granata” (Parterre / Milieu), scritto dal telecronista di Eurosport Italia Riccardo Bisti.
Ad arricchire la serata, sul palco del centro culturale di via Govone saliranno anche Clara Mondonico, autrice della prefazione del libro nonché figlia dello storico allenatore Emiliano Mondonico, e Gianluigi “Gigi” Lentini, grande ex giocatore ammirato in maglia granata negli anni ’90.
La descrizione dell'evento di mercoledì
Sono passati trent'anni dalla cavalcata Uefa del Toro di Emiliano Mondonico. Uno splendido sogno che si è infranto a pochi centimetri dal trionfo, sui legni dell'Olympisch Stadion di Amsterdam, nella drammatica finale di ritorno contro l'Ajax. Fu un'avventura esaltante, unico momento di vera gloria vissuto dai tifosi granata dai 40 anni in giù. Il Toro di Amsterdam racconta origine, svolgimento e fine di un'avventura tanto splendida quanto effimera. Si narrano i retroscena che portarono Gian Mauro Borsano alla presidenza del Torino nel 1989 (con l'importante contributo dell'ex presidente Orfeo Pianelli), dopodiché si ripercorre l'avventura europea del 1991-92, con aneddoti e situazioni sconosciute (o dimenticate) dalla maggioranza dei tifosi. La cavalcata in Coppa Uefa è poi raccontata, in lunghe interviste inedite, dalla viva voce dei protagonisti: prima Mister Mondonico e poi tutti i giocatori, da capitan Cravero a Lentini, passando per Martin Vazquez, Bruno, Marchegiani, Fusi, Casagrande e tutti gli altri. Ma la gestione di Gian Mauro Borsano, splendida in ambito sportivo, fu disastrosa sul piano finanziario. Viene raccontata -nel dettaglio - l'origine del tracollo finanziario dell'ingegnere di Domodossola e le sue vicende giudiziarie (legate al Torino, ma non solo), sfociate in una pesante condanna decretata nel 1996. Dopo la grande illusione, il Toro ha vissuto il periodo più duro di una storia ultrasecolare, culminata nel rovinoso fallimento del 2005. Passata la tempesta, vent'anni dopo i granata sono tornati a giocare in Europa e la Curva Maratona è tornata a cantare, anzi, a ruggire: "Torneremo ad Amsterdam". Prefazione di Clara Mondonico.
La mia casa sul ciliegio
Sabato 14 maggio “La mia casa sul ciliegio. Lasciare la città, vivere in un bosco, essere felici.” (TS-Terra Santa) di Gabriele Ghio, alle 17.30.
Il titolo di questo libro racconta già molto: Gabriele inizialmente doveva trascorrere poco tempo dentro quella casetta nel bosco, pochi giorni per ricaricare le pile dopo un momento difficile e la necessità di riordinare le idee prima di prendere decisioni affrettate.
E invece su quella “casetta nel bosco” dove è entrato ormai circa 5 anni fa ha deciso di restare a vivere. Ha lasciato la città, ha lasciato la frenesia e i ritmi soffocanti, e si sente felice. Gabriele sarà ospite di Fuoriluogo sabato 14 maggio, per parlarci del suo libro, della sua esperienza, per condividere con tutti noi riflessioni e pensieri.
Modera Gianpiero Perone.
La descrizione
“Siamo tutti presi dalle corse frenetiche di questa vita. Se solo rallentassimo, ci renderemmo conto che le cose di cui abbiamo davvero bisogno sono poche. Io non so se ho trovato una giusta direzione, non so in cosa si tradurrà in futuro questo mio vivere solitario, ma la sensazione di aver interpretato un desiderio mi rafforza. I sogni vanno realizzati. È compito di ogni uomo fermare la propria vita, volgere lo sguardo al futuro e restituire al mondo una parte di se stessi. È solo così che si può ringraziare per il nostro transito qui”.
Questo libro è il manifesto di un nuovo modo di vivere. Gli amanti del Tree House Living sono un'onda inarrestabile, che si sta diffondendo nel mondo intero e che ambisce a una quotidianità più semplice, serena e in armonia con la natura. Nella sua personalissima parabola esistenziale, Gabriele ha trovato la sua felicità, ma soprattutto ha compreso che le scelte che facciamo sono spesso dettate pi? dalle convenzioni che da una precisa volontà.
Dopo un periodo di smarrimento, i suoi dubbi interiori hanno trovato risposta in un bosco, su un ciliegio inclinato, fra le assi di legno di una casetta che, fino a quel momento, era stata un rifugio temporaneo e che da una notte di luglio è diventata la sua casa. La sua storia?
È un invito a trovare il coraggio delle proprie risposte e a fare della propria vita un'opera d'arte unica e meravigliosa.