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![I "forchettoni" che aprono la sfilata contadina (ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin)](https://www.lavocediasti.it/typo3temp/pics/F_0a0e6b839f.jpg "I "forchettoni" che aprono la sfilata contadina (ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin)")
![C'è tempo fino al 2 luglio per poter gustare la mostra "Una luce attraverso" del maestro Silvio Vigliaturo](https://www.lavocediasti.it/typo3temp/pics/V_0d76ca94bf.jpeg "C'è tempo fino al 2 luglio per poter gustare la mostra "Una luce attraverso" del maestro Silvio Vigliaturo")
Prosegue a Portacomaro, da domenica 18 giugno, fino al 2 luglio, alla Casa dell'Artista, la bella mostra di Silvio Vigliaturo "Una luce attraverso".
Una mostra che si sarebbe dovuta concludere domenica scorsa ma, dato il grande interesse e curiosità, la Fondazione Gente & Paesi, ha deciso di prorogarla.
La magia del vetro che racchiude storie e magia, i colori che entrano nelle sfumature e raccontano vita e pensieri. Un indiscusso artista, schivo e riservato, che riversa tutta la sua abilità nelle opere, grazie anche a uno studio costante.
E la sede rende giustizia alle opere esposte.
Il Maestro Silvio Vigliaturo, artista chierese di origini calabresi, da decenni protagonista sulla scena artistica internazionale, nato nel 1949 ad Acri, in provincia di Cosenza, vive da oltre sessant'anni a Chieri e lavora in una luminosa e centralissima “bottega” ricavata da una delle più antiche filature della città, proprio di fronte all'imponente Duomo gotico, arricchito nel tempo da diverse sue preziose vetrate multicolori.
La mostra propone una selezione di sculture, tra le quali alcune inedite e alcune tele tra le quali un dipinto inedito in bianco e nero che dà il titolo alla mostra realizzato per l'occasione e ispirato alla figura ed alla missione di pace e fratellanza di Papa Francesco.
Promossa da Fondazione Gente&Paesi e Comunità Laudato Sì, si potrà visitare domenica 18 giungo dalle 10.30 e dalle 16 alle 18.30 e poi nei due fine settimana successivi.
Scrive il giornalista Carlo Cerrato della Fondazione: "Mille storie si incrociano nella bottega dei remoti saperi, dove il vetro prende forma e calore, oltre l'apparente gelido immobile distacco. Spuntano storie di persone che hanno attraversato secoli lasciando segni che raccontano fatica, fede e memoria; prendono forma percorsi tra arte e mestiere in un punto magico dove i luoghi fanno memoria prima ancora dell'uomo protagonista che ha saputo incrociarne i segreti".
B.M.