I consiglieri di minoranza del Consiglio comunale di Asti tornano a far sentire la loro voce con una nuova lettera indirizzata all'avvocato Federico Garrone (presidente del Consiglio comunale) e al dottor Paolo Oreste Morra (segretario generale) e, per conoscenza, al sindaco Maurizio Rasero. La missiva, riprende un tema già sollevato lo scorso 4 aprile (CLICCA QUI per rileggere la lettera), rimarcando nuovamente il ridotto numero di convocazioni delle Commissioni consiliari, che sta suscitando preoccupazione tra i rappresentanti della minoranza.
In particolare, i consiglieri contestano l'irregolarità e l'esiguo numero di incontri delle Commissioni, registrando solamente undici convocazioni totali nei cinque mesi trascorsi dal 4 aprile. Tale numero, secondo i firmatari della lettera, sarebbe assolutamente insufficiente a garantire il corretto funzionamento del Consiglio comunale e un dibattito costruttivo sui temi cruciali per la cittadinanza.
Nella loro comunicazione, i consiglieri non si limitano a evidenziare la problematica ma propongono anche un piano d’azione, suggerendo la necessità di intensificare le convocazioni, con almeno due sedute settimanali, specialmente in vista della discussione del bilancio preventivo 2025. Ritengono che sia fondamentale, per un’analisi approfondita, ricevere anticipatamente i dati economici preliminari, così da poter comprendere la ripartizione delle risorse e gli obiettivi che si intende perseguire.
In una tabella allegata alla lettera, i consiglieri riportano il calendario delle commissioni convocate tra aprile e settembre, evidenziando la scarsa regolarità degli incontri. Le convocazioni, infatti, sono state discontinue e spesso concentrate in brevi periodi, rendendo difficile un’analisi continuativa e approfondita delle questioni sul tavolo. Nel solo mese di maggio, ad esempio, si sono tenute quattro convocazioni, mentre nei mesi successivi si è assistito a un ulteriore calo.
La lettera si conclude con un appello ai destinatari affinché prendano seriamente in considerazione le richieste avanzate, garantendo così un lavoro più trasparente e partecipato da parte di tutti i consiglieri, nel pieno rispetto del mandato loro affidato dai cittadini.