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Sanità | 23 ottobre 2025, 16:54

Prendersi cura di chi ci cura: dalla garitta abbandonata dell'ospedale di Asti, nasce il cuore solidale della Fondazione astigiana per la salute del territorio [FOTO]

La struttura no-profit apre uno sportello informativo nella struttura che porta al pronto soccorso e dona un ecografo da 23mila euro al reparto di Gastroenterologia

I volontari che seguiranno la sede con la direzione Asl e della Fondazione (MerfePhoto)

I volontari che seguiranno la sede con la direzione Asl e della Fondazione (MerfePhoto)

Dal 3 novembre, la "garitta" dell'ospedale Cardinal Massaia di Asti troverà una nuova vita. Quella che un tempo era una struttura dedicata all'accesso al pronto soccorso, con sbarre e telecamere, dopo anni di inattività è diventata la sede operativa della Fondazione Astigiana per la Salute del Territorio.

Lo sportello sarà attivo dalle 9 alle 12 con un team di 14 volontari a rotazione. Come spiega la presidente Luisa Amalberto, si tratta di "14 persone che sin dal primo momento hanno condiviso il nostro messaggio: 'Prendiamoci cura di chi ci cura'. Loro staranno qui per dare informazioni sui progetti in corso, sugli eventi di divulgazione che organizziamo e dare informazioni su come aiutare questa fondazione".

Un ecografo all'avanguardia per la Gastroenterologia

In concomitanza con l'inaugurazione della nuova sede, la Fondazione ha consegnato un ecografo Esaote Lab50 del valore di 23mila euro al reparto di Gastroenterologia diretto dal dottor Giovanni Valentini. La donazione rappresenta il frutto di una raccolta fondi che ha visto la partecipazione attiva di cittadini e imprese del territorio astigiano.

"Non posso far altro che ringraziare l'associazione per questo meraviglioso dono", afferma il primario Valentini. "È uno strumento che, se anche piccolo, è particolarmente sofisticato, dotato di due sonde di superficie per l'addome superiore e per le anse intestinali e funzioni avanzate".

Il nuovo ecografo permetterà infatti una rivoluzione nell'organizzazione degli ambulatori: i pazienti con patologie epatiche, gastroenterologiche, intestinali e pancreatologiche potranno avere l'esame ecografico direttamente durante la visita, senza dover prenotare separatamente in radiologia. "Stimiamo che nell'arco di un anno faremo più di mille esami ecografici", precisa Valentini, sottolineando come questo libererà risorse per altri settori.

Un'alleanza strategica per il territorio

Il direttore generale dell'ASL AT, Giovanni Gorgoni, sottolinea l'importanza di questa collaborazione: "Quella con la fondazione è un'alleanza che vogliamo coltivare in maniera strategica e a lungo termine per raccogliere tutte le intenzioni che esistono su questo territorio. Ho sempre detto che questa provincia ha un capitale sociale inestimabile e una cultura di beneficenza molto solida".

Gorgoni e il direttore sanitario Andrea Fabbo hanno evidenziato che, se si dovessero sostituire tutte le apparecchiature essenziali servirebbero almeno 3 milioni di euro, rendendo fondamentale il supporto della Fondazione per colmare queste necessità attraverso il coinvolgimento del territorio.

La storia e la missione della Fondazione

La Fondazione Astigiana per la Salute del Territorio nasce nel dicembre 2021 dall'iniziativa di alcuni primari dell'Ospedale di Asti, tra cui il dottor Vincenzo Sorisio e il dottor Marco Scaglione. L'obiettivo era quello di creare una fondazione privata senza scopo di lucro per promuovere attività sanitarie e assistenziali sul territorio, seguendo l'esempio di altre realtà piemontesi.

Per la scelta dei progetti da finanziare, la Fondazione si avvale delle indicazioni della direzione sanitaria e del comitato scientifico, garantendo così che le donazioni rispondano alle effettive priorità delle strutture ospedaliere.

"La consegna di una nuova attrezzatura è l'espressione più chiara e veritiera e concreta di cosa fa la fondazione", sottolinea la presidente Amalberto. "Ogni volta per noi è un'emozione ed è una soddisfazione per un altro obiettivo che è stato raggiunto, è la dimostrazione di come la riconoscenza di tante persone e di tante aziende di tutto il territorio provinciale si può tradurre in qualcosa di concreto".

Nei primi tre anni di attività (2021-2024), la Fondazione ha già donato diverse attrezzature mediche di alta tecnologia per un valore complessivo di oltre 200mila euro:

  • 1 Colonna laparoscopica del valore commerciale di circa 100mila euro per il reparto di Chirurgia
  • 1 Fluorangiografo del valore di circa 80mila euro per il reparto di Oculistica
  • 1 Ecografo portatile del valore di circa 8mila euro per il reparto di Medicina
  • 1 Lim per i malati di Alzheimer del valore di circa 3mila euro
  • 2 poltrone attrezzate per il reparto di Oncologia del valore di circa 8mila euro

Espansione territoriale e nuovi progetti

Il territorio di competenza della Fondazione si estende a tutta l'ASL di Asti, includendo anche le zone di Nizza e Canelli. Per il futuro, è in corso una campagna di raccolta fondi per l'acquisto di un ecografo per Nizza Monferrato, con l'obiettivo di espandere gradualmente l'attività su tutto il territorio di competenza dell'ASL di Asti.

Come conclude Gorgoni: "Il limite qualche volta è saperlo intercettare e poi saperlo incanalare verso le esigenze che più servono ai servizi sanitari dell'intera provincia. In questo l'attività della fondazione è estremamente preziosa, l'ecografo di oggi è uno dei prodotti del lavoro che fanno, altri ne verranno".

Betty Martinelli

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