Il presidente dell’A.S.D. Asti Nuoto, Giovanni Palumbo, dopo l'incontro con i soci di mercoledì scorso, riflette sulla riapertura dell'impianto natatorio, indispensabile per gli allenamenti in acqua della nuova stagione agonistica dell’Asti Nuoto.
Tanti i punti delle discussioni/riflessioni, spiega Palumbo: "I soci hanno chiesto di tutto, dal perché non si riapra, se è vero che se ne parlerà solo a gennaio, fino alla proposta di una lettera al sindaco Rasero e all'assessore Bovino. In alternativa agli allenamenti in acqua si inizierà con la preparazione atletica all’aperto nel parco della piscina comunale. Non vorremmo che, come avvenne per la Saclà di basket anni fa, si sia costretti a trasferire l’attività del nuoto in altra piscina: a Nichelino, Torino, Alba comunque dove possa iniziare la quarantesima stagione agonistica dell’Asti Nuoto".
Sull'argomento interviene anche la consigliera di CambiAmo Asti, Angela Quaglia che, alla luce della scadenza dell'affidamento concessorio provvisorio dell'attuale gestore il 2 ottobre, chiede all'amministrazione, perché il piano tariffario dell’impianto natatorio non sia mai stato sottoposto all'attenzione del consiglio comunale
"Su problematiche accertate strutturali relative all’impianto natatorio, iniziate nel 2015, non sono state risolte le criticità emerse negli anni.
Considerando il periodo del lockdown, escludendo il mese di marzo e magari metà aprile 2020, perché l’Amministrazione, non ha provveduto ad incaricare le ditte delle necessarie verifiche, per procedere ai necessari e relativi interventi?"
La concessione, come detto scadrà il 2 ottobre e il dirigente di settore ha indicato la riapertura dopo le festività natalizie. Chiede Quaglia"Si incorrerà nell'interruzione di pubblico servizio?".