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Politica | 06 marzo 2024, 16:07

Il Consiglio Comunale di Asti unito per la pace e il disarmo

Approvato un ordine del giorno di 'Prendiamoci cura di Asti': "Chiediamo di interrompere la cavillosa ricerca di colpe ed errori"

Un Consiglio comunale (archivio - MerfePhoto)

Un Consiglio comunale (archivio - MerfePhoto)

Il Consiglio Comunale ha approvato, nella seduta del  4 Marzo scorso all’unanimità, l'Ordine del giorno di Prendiamoci cura di Asti, e si impegna ad adoperarsi, in ogni occasione ed in ogni sede, per la pace ed il disarmo.

"Analoghe iniziative - spiega Valter Saracco di Prendiamoci cura di Asti - sono state assunte da numerosi altri Comuni, a testimonianza della vastità, dell’entità del consenso dei cittadini su tali problematiche, cui non sembra corrispondere al momento un adeguato ed efficace impegno da parte dei Governi. Chiediamo di interrompere la cavillosa ricerca di colpe ed errori, di misurare col bilancino a chi debba essere attribuito il maggior torto, di etichettare comunque ogni dissenso come partigiano o fazioso. Per le vittime di ieri dobbiamo provare dolore, per chi muore oggi o morirà domani sotto le bombe dobbiamo con forza pretendere basta".

Il Consiglio quindi, riprendendo lo spirito, i principi ed i valori della Costituzione italiana, della Carta Europea dei Diritti Umani e la Carta delle Nazioni Unite si impegna a sostenere una politica di pace, di convivenza tra i popoli proponendo:

• l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e nella Striscia di Gaza;

• la liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, la fine dell’assedio e dell’isolamento di Gaza, il libero accesso agli aiuti umanitari e l’assistenza alla popolazione palestinese;

• il riconoscimento dello Stato di Palestina, la fine dell’occupazione e della violenza in Cisgiordania;

• la soluzione politica e non militare della guerra in Ucraina, per porre fine all’illegale occupazione russa e per costruire le condizioni di libertà, democrazia, convivenza e di sicurezza comune per l’Europa intera;

• la messa al bando delle armi nucleari;

• la riduzione immediata delle spese militari a favore della spesa sociale, sanitaria, per la tutela ambientale del territorio e per una difesa civile e nonviolenta.

In allegato l'ordine del giorno completo.

Files:
 ordine giorno sullla pace (24 kB)

Redazione


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