La prima cosa che dobbiamo dire quando parliamo di port a Cath come facciamo in questo articolo è che stiamo parlando di un dispositivo medico che noi possiamo trovare anche sotto la denominazione di Port, serve a fornire un accesso venoso permanente per quelle persone che hanno bisogno di una somministrazione di farmaci fluidi o prelievi di sangue e quindi è molto utile per quelle persone che devono sottoporsi a dei trattamenti a lunghissimo termine e sono dei trattamenti che richiedono frequenti accessi venosi.
Da questo punto di vista potremmo fare tanti esempi e potremmo parlare per esempio delle persone affette da cancro che hanno bisogno di fare dei cicli di chemioterapia o terapia antibiotica a lungo termine o prelievi di sangue frequenti ed è chiaro che questo dispositivo offre tanti vantaggi rispetto alle tradizionali vie venose periferiche come la mano o le vene del braccio.
Chiaramente poi lo stesso ha bisogno di una gestione e di una manutenzione e ne parliamo più avanti e di sicuro è molto apprezzato dai pazienti perché più tollerato e c'è un minore rischio di infezione e una maggiore durata dell'accesso venoso.
Per quanto riguarda il suo inserimento lo stesso verrà eseguito da un medico specialista o da un chirurgo e lo stesso dovrà essere collocato in una vena centrale e parliamo della vena centrale o della giugulare interna e dopo un inserimento c'è bisogno di un periodo di guarigione, In modo che possa integrarsi con i tessuti
Sempre per quanto riguarda la gestione e la manutenzione potrebbero giocare un ruolo di rilievo gli infermieri a domicilio e cioè delle figure molto importanti in ambito di assistenza sanitaria domiciliare che potrebbero andare a casa del paziente ed aiutarlo a questo punto di vista.
Che poi in concreto significa prendersi cura della pulizia e della cura del sito di inserzione e prevenire eventuali infezioni che possono essere sempre pericolose e chiaramente parliamo di infermieri che hanno ricevuto una formazione in questo ambito anche per quanto riguarda le varie tecniche di accesso e di somministrazione dei farmaci tramite questo dispositivo.
Gli infermieri a domicilio lavorano a stretto contatto con i pazienti e con le loro famiglie
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte gli infermieri a domicilio possono lavorare a stretto contatto con i pazienti e con le loro famiglie quando vanno a trovarle e questo per garantire che il Port funzioni adeguatamente e che il paziente abbia le istruzioni per saperlo gestire.
Questo significa spiegare agli stessi pazienti e ai familiari come effettuare una corretta pulizia e soprattutto come riconoscere gli eventuali segni di infezione.
Chiaramente poi si occuperanno loro di eventuali complicazioni che possono riguardare l'occlusione del catetere o l'infezione del sito di inserzione o la rottura del dispositivo.
Ma soprattutto possono monitorare il funzionamento del dispositivo monitorando il flusso di sangue e in ogni caso lavoreranno in collaborazione con il paziente e con un eventuale team di cura come può riguardare per esempio un medico di famiglia e altri specialisti.