Un post pubblicato lo scorso 26 ottobre dal consigliere comunale Roberto Venturini (Fratelli d'Italia) sull'ex presidente della Camera, Laura Boldrini, è al centro di un acceso dibattito tra istituzioni e associazioni.
"Boldrini: “siamo lo zoccolo duro della sinistra” …. quando le conviene parlare al maschile…" è quanto si legge nel post, pubblicato dallo stesso consigliere sui suoi canali social.
Con una nota stampa (CLICCA QUI per rileggerla) l'associazione Asti Pride ieri ha portato all'attenzione quanto pubblicato da Venturini, chiedendone le dimissioni da consigliere comunale e invitando il sindaco Rasero e la Giunta a prendere posizioni forti. Il consigliere a giorni potrebbe diventare presidente della commissione cultura in Comune.
Asti Pride: "Fatto gravissimo e rivoltante"
E se Asti Pride ha definito l'uscita di Venturini un fatto "gravissimo e rivoltante, con allusioni talmente basse da essere difficilmente commentabili, emblema di una cultura intrisa del più bieco maschilismo e simbolo di quel patriarcato tossico che genera violenza sia fisica che psicologica verso il genere femminile e non solo", l'autore del post è invece del parere opposto.
La replica del consigliere
"Il post, intanto, inizia con diverse emoticons che ridono. Un elemento che deve far capire lo spirito in qualche modo goliardico con cui è stato pubblicato - spiega il consigliere Venturini - E credo che da molti sia stato compreso, dato che il post è stato pubblicato il 26 ottobre e molte persone hanno risposto con lo stesso spirito. Questa è la lettura del mio post".
"Politicamente, ripeto, politicamente, non stimo il lavoro fatto da Boldrini - ha aggiunto - ma non ho mai avuto intenzione di insultarla in quanto donna. Sono discussioni futili quelle che si sono alimentate. La vera violenza sulle donne è un'altra e va combattuta. È inutile perdere tempo in commenti futili come questi, che trovo anche pretestuosi".
E, aggiunge: "Quando assumevo qualcuno non guardavo che fosse uomo o donna, guardavo le capacità effettive. Potremmo condividere battaglie importanti senza perdere tempo in queste situazioni pretestuose. La vera violenza sulle donne avviene quando non viene permesso loro di prendere la patente, di studiare, di lavorare, quando non ne vengono riconosciute le capacità, quando vengono picchiate. Non perdiamo tempo".
Briccarello: "Prendo le distanze. Non ci sono scuse"
A questo proposito si è espressa anche Vittoria Briccarello, consigliere comunale Uniti si può e vicepresidente della commissione cultura.
"In quanto vicepresidente della Commissione Cultura prendo le distanze dalle gravissime parole pubblicate dal Consigliere Venturini (forse futuro Pres. Commissione Cultura), condivise dallo stesso in un post pubblico su fb.Resto a disposizione per eventuali chiarimenti in merito alla gravità dell’utilizzo di un linguaggio misogino, violento, discriminatorio che, a parer mio e di Mauro Bosia, non ha né scuse né attenuanti. Ricordo inoltre che il 25 novembre è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Tutte le forme di violenza: verbale, economica, fisica, sessuale, psicologica".
Intanto Uniti si può potrebbe portare la vicenda in Consiglio comunale, con un'interpellanza.