Scintille tra la CGIL e il deputato di Fratelli d'Italia Marcello Coppo. Da inizio agosto, 125 addetti sono radunati di fronte agli stabilimenti di Baldichieri al centro di una vertenza con la proprietà (leggi QUI).
La scintilla è stata una lettera aperta inviata da Coppo, in cui li invitava a considerare le offerte del gruppo Ciemme con ragionevolezza. (leggi QUI)
Tuttavia, la risposta dei lavoratori è stata netta. Letizia Capparelli, segretaria generale della Flai Cgil e portavoce dei lavoratori, ha sottolineato che Coppo "ha offeso il loro gruppo, cercando di screditare le loro richieste e dipingendoli come persone strumentalizzate. Ha chiarito che le richieste dei lavoratori non provengono dal sindacato, ma è il sindacato che li sta sostenendo nelle loro rivendicazioni"
Il deputato aveva accusato il sindacato di condurre un comportamento antisindacale, dannoso per lavoratori e imprese, e aveva definito i lavoratori "agnelli sacrificali sull'altare dell'ideologia social-comunista". Ha anche collegato questa situazione al dibattito sul salario minimo e ha sostenuto che serve un caso eclatante per distrarre l'attenzione dalla proposta dei partiti di sinistra.
"Lei ha parlato indirettamente della scelta di 125 lavoratori che hanno a carico 125 famiglie, cosa che lei nella sua dichiarazione non ha mai menzionato - scrivono - lavoratori che hanno un passato duro e difficile che lei non merita nemmeno di conoscere, che hanno una statura morale invidiabile a molti parlamentari . Lavoratori di umile estrazione, ma che potrebbero insegnarle il significato intrinseco della parola dignità del lavoro, di cui lei può aver solo sentito parlare o letto sui libri. Cosa ancor piu grave che è riuscito a scrivere 78 righe di parole senza nemmeno rendersi conto di aver offeso questo solido e coeso gruppo di lavoratori nel tentativo di sminuire le loro richieste, facendoli passare per persone inconsapevoli e strumentalizzate senza invece capire che le loro richieste non arrivano dal sindacato, ma è il sindacato a sostenere le loro rivendicazioni.
E ci dispiace che abbia pure speso tempo, come lei dice, ad approfondire la questione perché a questo punto non capiamo quale o con chi l'abbia fatto, dal momento che seguiamo questa vicenda da più di un anno quotidianamente da 60 giorni a questa parte, ma nessun noi l' ha mai vista al presidio permanente o sentito telefonicamente, probabilmente avrà sentito con maggior frequenza e con interessi diversi la parte aziendale, di cui ha ben sostenuto le ragioni nella sua missiva.
Ci sorprende sentire da un parlamentare della Repubblica sostenere le posizioni dell'azienda senza nemmeno essere venuto un minuto ad ascoltare i lavoratori in presidio"
I dipendenti invitano quindi il deputato a venire direttamente al presidio per spiegare il proprio punto di vista.